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Il deputato Aldo Mattia interviene a Viggiano al forum “La Basilicata come trampolino di lancio per fare impresa nel mondo”

“Oggi la politica è chiamata ad interpretare al meglio il collante della società per garantire coesione economica, sociale e territoriale dell’UE, migliorando la resilienza, la preparazione alle crisi e la capacità di crescita economica e sociale degli Stati membri, promuovendo la transizione verde, ma anche una vera trasformazione digitale dei processi e dei modelli di sviluppo, incentivando la creazione di una economia aperta e di posti di lavoro di alta qualità, per contribuire all’autonomia strategica dell’UE. La chiave di volta a mio avviso è tutta qui: un nuovo approccio, un approccio giovane, fresco, non compromesso dalla smania del possesso e dalla frenesia del consumo come paradigmi del progresso” . Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Ambiente, il deputato Aldo Mattia, intervenendo a Viggiano al forum “La Basilicata come trampolino di lancio per fare impresa nel mondo” organizzato dalla Li.Bo, in collaborazione con The European House – Ambrosetti, società leader in ricerca, aggiornamento professionale e consulenza strategica. “Oggi i Millennials, i nati tra il 1980 ed il 1994, ed i ragazzi della Generazione Z, nati tra il 1995 ed il 2010, sono coloro che più di ogni altro sono pronti alla sfida, vivono il loro contesto sociale e professionale, attuale e di prospettiva, con meno certezze rispetto alle generazioni precedenti, ma anche con maggiori aspettative di successo. Negli ultimi mesi, il Governo ed il Parlamento italiano sono stati impegnati affinché le risorse pubbliche del Programma di sviluppo rurale nazionale e dei Piani di sviluppo rurale regionali fossero sempre più orientate al sostegno ai giovani imprenditori agricoli che fanno sostenibilità, perché è soprattutto da loro che passa la transizione ecologica e la salvaguardia delle risorse naturali ed ambientali. Ed il risultato raggiunto con la nuova PAC – ha aggiunto Mattia- è stato davvero storico perché l’Italia ha dovuto inizialmente far fronte al tentativo di molti Paesi della UE di dirottare le risorse destinate all’agricoltura verso misure ambientali in senso stretto, che avrebbero irrimediabilmente distrutto in pochi anni il settore agricolo ed agroalimentare del nostro Paese. Poi l’Italia è risuscita e garantire che le risorse destinate all’agricoltura ed alla zootecnica della UE fossero sempre più indirizzate verso quella progettualità di sistema che promuove l’agricoltura sostenibile, privilegiando in particolare le iniziative imprenditoriali dei giovani agricoltori”ha concluso il deputato

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