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M5S Basilicata denuncia le condizioni in cui versa il CPR di Palazzo San Gervasio

È impossibile rimanere inermi e insensibili di fronte a quanto sta avvenendo al C.P.R. (Centro di permanenza per il rimpatrio) di Palazzo San Gervasio. La protesta non violenta di Maurizio Tritto merita di essere fatta conoscere il più possibile ed un sostegno da parte delle istituzioni.

Le immagini di Striscia la Notizia delle scorse settimane con le relative testimonianze sono davvero impressionanti ed urge una presa di coscienza seria da parte delle istituzioni.

Il Gruppo Consiliare M5S Basilicata intende farsi a tal riguardo promotore di un invito formale a Maurizio Tritto per discuterne nella massima istituzione locale, vale a dire nella Quarta Commissione Consiliare, in modo da esporre quanto da lui denunciato, anche ricorrendo ad un lungo ed estenuante sciopero della fame. Noi Consiglieri regionali del M5S approfittiamo per chiedergli di mettere fine al suo apprezzabilissimo (ma anche pericoloso) gesto di protesta non violenta, al fine di non compromettere seriamente le sue condizioni di salute.

Negli scorsi anni abbiamo più volte attenzionato le criticità del C.P.R. di Palazzo San Gervasio, evidenziandone le condizioni estreme a cui erano sottoposti gli ospiti della struttura con la conseguente mortificazione anche per tutti gli operatori impegnati a lavorare in quel luogo (comprese le forze dell’ordine).
La Basilicata e suoi abitanti sono noti per la loro umanità e il loro spirito di accoglienza. Qualità che in questo particolare periodo storico sembrano passare in secondo piano. Non è possibile continuare a tollerare queste situazioni raccapriccianti come quella del C.P.R. di Palazzo San Gervasio: occorre individuare, in modo definitivo, una soluzione di accoglienza strutturata, che metta in cima il rispetto della dignità umana.


Gianni Perrino

Gianni Leggieri

Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale

 

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