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FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene rinnovano l’accordo per incentivare forme di viaggio virtuose sul territorio regionale

Grazie all’accordo, chi percorre la Via Francigena, il cammino più antico d’Europa che collega Santa Maria di Leuca a Canterbury, potrà accedere al servizio FlixBus a condizioni agevolate per raggiungere la propria tappa di partenza, spostarsi fra tappe diverse o tornare a casa alla fine del pellegrinaggio, sfruttando le intersezioni fra la rete FlixBus e la Via in varie regioni, tra cui la Puglia, anche con la bici.
Delle circa 30 tappe italiane del cammino raggiungibili con FlixBus, ben 14 si trovano in Puglia: queste comprendono Bari , Brindisi , Lecce e Andria e le località di Polignano a Mare, Monopoli , Savelletri e Torre Canne (servite dalla fermata FlixBus di Fasano ) e Torre Santa Sabina (a poca distanza dalla fermata di Ostuni ), ma anche mete meno battute come Manfredonia, Candela , San Giovanni Rotondo , San Severo e Mola di Bari . Grazie alle agevolazioni riservate ai pellegrini e alle pellegrine della Via, FlixBus consentirà loro di arrivare con più facilità in ciascuno di questi centri (qui tutte le fermate ) . Una volta raggiunta la propria tappa di partenza in Puglia, ci si potrà quindi incamminare a piedi lungo la Via, intraprendendo diversi itinerari possibili in base alla direzione e alla variante di cammino scelta:
 Un primo itinerario possibile è quello «marittimo»: partendo da Manfredonia , si potrà costeggiare l’Adriatico fino a Brindisi passando per
città come Bari , Polignano a Mare e Monopoli e altri centri della costa attraversati dalla Via Francigena, come Margherita di Savoia, Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo. Da Brindisi si potranno poi raggiungere Lecce e successivamente Martano e Otranto, con la possibilità di finire il cammino a Santa Maria di Leuca attraversando Vignacastrisi e Tricase Ovviamente lo stesso itinerario si potrà compiere in senso opposto, da sud a nord.
 Un altro itinerario possibile è quello che attraversa il Gargano e la Daunia , permettendo di scoprire una Puglia meno nota ai più, al di fuori dei circuiti tradizionali: partendo sempre da Manfredonia , si potrà proseguire il cammino verso ovest in direzione Roma , attraversando, fra le altre, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo, San Severo e i borghi di Lucera, Troia e Celle San Vito. Da Bari , inoltre, sarà possibile incamminarsi in direzione Roma secondo un’altra variante, attraverso l’entroterra . Questo itinerario attraversa, fra le altre, varie località della Murgia barese, quali Bitonto, Ruvo di Puglia, Terlizzi e Corato, e successivamente Andria e Canosa, per poi diramarsi verso sud in corrispondenza di Ordona, e proseguire fino a Matera passando per il Vulture.
Così, FlixBus e l’Associazione intendono contribuire a incoraggiare la scoperta del territorio pugliese secondo una prospettiva slow , veicolando nuovi flussi turistici non solo verso le aree costiere, già note al grande pubblico, ma anche quelle, meno conosciute, dell’entroterra, come la Murgia barese o la Daunia Meridionale. In generale, con il rinnovo dell’accordo le due realtà mirano a incentivare forme di viaggio virtuose sulla base di obiettivi comuni: valorizzare itinerari inediti , con la possibilità di creare un indotto positivo per le economie locali, disincentivare l’uso dell’auto , a beneficio dell’ambiente; creare un ponte fra istanze diverse , esaltando la dimensione esperienziale e conviviale del viaggio.
Il rinnovo della collaborazione muove inoltre da un dato rilevante: nel 2022, l’Associazione ha registrato un aumento delle persone di età fra i 25 e i 34 anni che hanno intrapreso il cammino, arrivando da oltre 40 Paesi 1 . Questo segmento costituisce il 22% del campione esaminato, rappresentando il gruppo più numeroso. Il dato conferma l’interesse dei giovani per forme di viaggio a ridotto impatto ambientale già emerso dall’indagine Il Viaggiatore Green , finanziata da FlixBus : secondo lo studio, fra le altre cose, il 21% dei Millennials. Inoltre, la scelta di rilanciare l’accordo in inverno riflette la volontà di contribuire a destagionalizzare il turismo , veicolando nuovi flussi sul territorio con la possibilità di un indotto anche in bassa stagione

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