Lettera aperta del sindacato LI.SI.PO. alla Premier Meloni alla luce dell’escalation di aggressioni agli operatori delle forze dell’ordine
Lettera aperta Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On.le Giorgia Meloni
Roma
Signor Presidente del Consiglio ,
nel nostro bel paese si verifica con maggiore frequenza che operatori di Polizia nell’espletamento del normale turno di servizio subiscono aggressioni. Signor Presidente del Consiglio , il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) rileva che da parte delle Istituzioni preposte non vengono fatti tutti gli sforzi possibili per cancellare definitivamente questi squallidi comportamenti contro gli operatori di Polizia, nel corso di un regolare turno di servizio. Siamo stufi di apprendere con frequenza, sempre maggiore, di aggressioni a danno di appartenenti alle forze di Polizia. Questi sono i casi in cui noi del LI.SI.PO. signor Presidente del Consiglio la pensiamo diversamente, siamo dell’avviso che la normativa in questione deve essere rivisitata fino al punto di legiferare carcere certo e duro per chi si rende responsabile di tali brutali atti. A tal riguardo giova evidenziare a giudizio del Libero Sindacato di Polizia LI.SI.PO. che chiunque aggredisce un operatore delle forze dell’ordine, attacca lo Stato in quanto in quel momento l’operatore di Polizia rappresenta lo Stato. Maggiore tutela quindi è richiesta dal LI.SI.PO. per gli operatori delle forze dell’ordine. Ebbene evidenziare signor Presidente del Consiglio che gli operatori di Polizia in
particolare mettono a repentaglio la propria vita per garantire sicurezza ai cittadini, ai politici ed alle alte cariche dello Stato. Sempre più spesso signor Presidente del Consiglio, operatori delle forze dell’ordine sono sottoposti alla macchina giudiziaria che purtroppo segna
inequivocabilmente l’amaro inizio di una “via crucis” ed a tal proposito si segnala quanto avvenuto al Commissariato Vicaria – Mercato (Napoli) che vede un poliziotto indagato per aver fatto solo il suo dovere