Autonomia differenziata, Cifarelli (PD Basilicata) attacca il governo regionale
Dopo il voto espresso ieri dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale a favore del DDL Calderoli sull’autonomia differenziata, da più parti definito “spacca Italia”, assume ancora più valore la mobilitazione di lunedi 17 aprile organizzata da partiti politici, movimenti e sindacati cui ha aderito anche il Partito Democratico.
Il Presidente Bardi messo alle corde dai gruppi di minoranza non ha potuto, come fatto nei Consigli regionali scorsi, trovare scuse ed è stato costretto a gettare la maschera: nonostante la ferma contrarietà di tutti i settori della società lucana, dai sindacati al mondo dell’impresa, Bardi ha sposato senza se e senza ma la proposta di autonomia differenziata voluta dalla Lega e dal suo Ministro Calderoli. Per Bardi, nonostante la certificazione dei danni che produrrà, è una cosa che si deve fare.
Eppure nel dibattito le numerosissime criticità sul testo di legge Calderoli sono apparse evidenti a tutti, ma non sono bastate a Bardi per avere un ripensamento; per lui rappresentano soltanto preoccupazioni inutili.
La motivazione è semplice ed insieme pericolosissima, questo centrodestra ha deciso di sacrificare il Sud, e con esso la Basilicata, in uno scambio di favori tra il presidenzialismo voluto da Fratelli d’Italia e la secessione di fatto voluta dalla Lega. Bardi, poi, pensa di poter approfittare di questa vicenda per scattare sugli attenti rendendosi accondiscendente agli ordini di Meloni e Salvini nel becero tentativo di strappare una ricandidatura…..sebbene già apertamente esclusa dalla sua stessa maggioranza. A questo centrodestra manca la spina dorsale e manca l’amore per la Basilicata e stiamo assistendo ad una inimmaginabile fame di potere di chi all’apparenza, ma solo all’apparenza, si presenta con fare rassicurante, mentre invece è disposto a sacrificare qualsiasi cosa al cospetto della propria carriera politica.
Tuttavia, conclude l’esponente del Partito Democratico Roberto Cifarelli, sul tema dell’autonomia differenziata, così come sulla sanità, la transizione ecologica, energetica, digitale, sui temi dell’impresa e del lavoro e sulle loro ricadute sociali abbiamo già aperto una campagna di informazione e confronto piazza per piazza, sezione per sezione per impedire che questo governo regionale svenda la storia e la dignità della nostra regione.