Nuova proposta della Setac in Europa
La Setac di Pisticci intende propone alla nuova Amministrazione un progetto già presentato lo scorso anno che riguarda l’unificazione sotto una stessa sigla di tutte le realtà per contenere costi e programmare criteri di utilizzo dei pochi impianti disponibili. L’Amministrazione è chiamata così ad assumere un ruolo di mediazione fra le società sportive del territorio, per creare un organismo unico che gestisca tutte le attività ludico-sportive, crei comunicazione e collaborazione e sia in grado di gestire il tutto attraverso un Consorzio. Questo nuova Associazione e/o Polisportiva dovrebbe mettere insieme sotto lo stesso “tetto” le attività ludico sportive e la eventuale gestione di buona parte del patrimonio immobiliare pubblico destinato allo sport, proponendo un ventaglio ampio ed esaustivo di iniziative indirizzate a giovani e sportivi. Il caso delle squadre locali di calcio e calcio a 5, secondo il responsabile Setac Michele Sisto, è sintomatico. “Il territorio di Pisticci esprime attualmente ben 5 diverse società, che erogano agli enti sportivi preposti a mò di iscrizione ai vari campionati un importo che si aggira intorno ai 20.000 euro. Ottimizzando le spese ed inglobando le cinque società in un unico organismo si otterrebbe la riduzione della spesa per iscrizioni e la garanzia che tutti i livelli di competizione verrebbero mantenuti e verosimilmente potenziati.” Un problema non trascurabile in ambito di organizzazione e gestione di attività sportive a Pisticci è inoltre quello legato alla finalizzazione degli sforzi ed alla gestione materiale degli impianti. La vicenda legata al palazzetto dello sport di Pisticci è emblematica. “Questa struttura, coperta da una cupola geodetica -aggiunge Sisto- inaugurata nei primi anni 90, era stata completamente abbandonata e rischiava di non essere più recuperata all’utilizzo pubblico. L’intervento di restauro dell’amministrazione, provvidenziale e decisivo, non risolve però la questione sul futuro dell’impianto. Evitare che il degrado si impossessi nuovamente di questa e di altre realtà immobiliari pubbliche è un elemento strategico spesso sottovalutato dagli amministratori. Quasi sempre ci si è limitati a realizzare nuovi impianti, non prevedendo un adeguato piano di gestione degli stessi, trasformando le strutture in centri polifunzionali di aggregazione che offrano momenti di svago ed arricchimento sportivo al maggior numero di utenti.” Questo nuova Associazione Polisportiva potrebbe così tentare di coinvolgere l’utenza in un programma di azionariato sociale aperto ad un gran numero di associati, per i quali si aprirebbero prospettive nuove legate non solo alla fruizione degli impianti, ma anche alla partecipazione attiva nella programmazione e gestione degli stessi.
Giuseppe Coniglio