Massafra, 550 mila euro di tasse comunali in più
I massafresi pagheranno 550 mila euro di tasse comunali in più, questo è l’esito del consiglio comunale del 27 aprile. Le tasse per 550mila euro sono state approvate dalla Maggioranza, saranno pertanto i massafresi a pagare sprechi ed inefficienze dell’Amministrazione Quarto.
Ad aumentare per il 2023 sono l’Imu, la tassa sugli immobili , la Tari , la tassa sui rifiuti.
L’ IMU sui terreni agricoli viene innalzata allo 0,80% al fine di assicurare un entrata complessivo per l’anno 2023 pari ad euro 5.085.000,00 rispetto ai 4.900.000 euro del 2022. La differenza verrà pagata dagli agricoltori del territorio. L’agricoltura e gli agricoltori sono visti dall’amministrazione solo come un risorsa da sfruttare, nonostante le gravi difficoltà affrontate da questo settore. Alla tassazione non corrispondono politiche di valorizzazione e rilancio di un settore strategico e fondamentale come l’agricoltura.
La Tari aumenterà mediamente dell’ 8% con un incremento di oltre 360mila euro nonostante i buoni risultati della raccolta differenziata fatta dai cittadini massafresi. Da diversi anni i valori della raccolta, grazie al “porta a porta”, raggiunge e supera il 70%, ciò vuol dire che solo meno del 30% finisce in discarica. Questi risultati però non hanno mai prodotto dei vantaggi per i cittadini. Gli aumenti sembrano ingiustificati soprattutto se si guardano le altre realtà. In questi giorni il comune di Taranto ha rimodulato le tariffe Tari con un incremento che oscilla tra l’1,8 e il 2 per cento, avendo una media di raccolta differenziata del 24% .
Gli aumenti di IMU e Tari gravano su imprese e cittadini e sono un ingiusta stangata sulle famiglie. Possiamo constatare che i politici dell’Amministrazione Quarto considerano i cittadini come un bancomat: non riescono a coprire le spese e allora aumentano le tasse!
L’ IMU sui terreni agricoli viene innalzata allo 0,80% al fine di assicurare un entrata complessivo per l’anno 2023 pari ad euro 5.085.000,00 rispetto ai 4.900.000 euro del 2022. La differenza verrà pagata dagli agricoltori del territorio. L’agricoltura e gli agricoltori sono visti dall’amministrazione solo come un risorsa da sfruttare, nonostante le gravi difficoltà affrontate da questo settore. Alla tassazione non corrispondono politiche di valorizzazione e rilancio di un settore strategico e fondamentale come l’agricoltura.
La Tari aumenterà mediamente dell’ 8% con un incremento di oltre 360mila euro nonostante i buoni risultati della raccolta differenziata fatta dai cittadini massafresi. Da diversi anni i valori della raccolta, grazie al “porta a porta”, raggiunge e supera il 70%, ciò vuol dire che solo meno del 30% finisce in discarica. Questi risultati però non hanno mai prodotto dei vantaggi per i cittadini. Gli aumenti sembrano ingiustificati soprattutto se si guardano le altre realtà. In questi giorni il comune di Taranto ha rimodulato le tariffe Tari con un incremento che oscilla tra l’1,8 e il 2 per cento, avendo una media di raccolta differenziata del 24% .
Gli aumenti di IMU e Tari gravano su imprese e cittadini e sono un ingiusta stangata sulle famiglie. Possiamo constatare che i politici dell’Amministrazione Quarto considerano i cittadini come un bancomat: non riescono a coprire le spese e allora aumentano le tasse!