CSAIL, al via il comitato civico di indignati lucani
“Adesso che la Banca d’Italia con il suo Rapporto 2010 ha fatto i conti ufficiali sull’ammontare delle royalties del petrolio, quantificato in 131 euro pro-capite, vale a dire non più di 4-5 giorni di spesa ed una bolletta per il consumo dell’acqua per una famiglia media di quattro persone, dopo quanto è accaduto ieri in Consiglio Regionale, nonostante il ‘demagogico ufficio stampa di regime’ tenti ancora una volta, sempre più pateticamente ed offendendo vergognosamente la coscienza dei cittadini, di sminuirne la portata, il CSAIL lancia la proposta a comitati popolari ed associazioni civiche della Basilicata di costituire un Comitato Civico di Indignati”. E’ quanto afferma Filippo Massaro, presidente CSAIL, aggiungendo che “se non si dà un’unica voce all’indignazione ampiamente diffusa su tutto il territorio regionale e quindi si fa sentire il fiato addosso al Governatore-sceicco De Filippo, alla sua squadra e alla politica, saremmo costretti a subire ogni forma di ingiustizia sociale e civile, e ad assistere ai teatrini della politica di potere. Sinora il limite più grande dei movimenti civici– aggiunge Massaro – è stato segnato proprio dalla mancanza di un coordinamento che, superando inutili gelosie di parte, incanalasse la protesta (sia pure con esigenze differenti) in un unico movimento con una o più grandi manifestazioni popolari. Da questa continua “sceneggiata” della politica regionale che si accapiglia per un posticino da segretario nell’Ufficio di Presidenza, pur riconoscendo al Pdl la propria ragione nel rivendicare il rispetto delle regole, non abbiamo più nulla da aspettarci. Prendiamo ancora il caso del petrolio. Nel 2010, le royalties percepite dalla Regione Basilicata, a valere sulle attività estrattive del 2009 – ci fa sapere la Banca d’Italia – sono state pari a 65,6 milioni di euro, in forte calo rispetto a quanto percepito nel 2009 (114,3). Nell’ultimo triennio l’ammontare delle royalties percepite è stato di circa 110 milioni in media (118 euro pro capite all’anno), di cui 94 destinati alla Regione Basilicata. Ebbene qualcuno è in grado di verificare i benefici di questo denaro che comunque è sempre il tradizionale piatto di lenticchie ? Ci sono davvero motivi validi per indignarci e per ristabilire la partecipazione attiva dei cittadini che fino adesso hanno desertato. Il Csail, costituito da oltre dieci anni, è disponibile a sciogliersi per confluire nel “Comitato Civico Indignati Lucani”. L’auspicio affinchè tutte le associazioni e comitati diano concretamente le rispettive disponibilità.