Mancanza del numero legale del Consiglio regionale di Basilicata, la nota di Cifarelli
La mancanza del numero legale non ha consentito al Consiglio regionale di poter deliberare sui danni in agricoltura dovuti alle abbondanti piogge delle settimane scorse e per i danni che sta subendo il settore turistico della costa marateota, nonché la modifica della Legge 28/1994 che avrebbe potuto consentire di autorizzare in deroga i fuochi d’artificio in aree protetta e farli svolgere come storicamente in occasione della festa della Madonna delle Bruna a Matera. E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
Lo diciamo da tempo che il Consiglio regionale è diventato un fastidio democratico di cui il centrodestra ne farebbe volentieri a meno. I casi sono due: o i Consiglieri sono contro i ristori per gli agricoltori danneggiati dalle piogge di maggio e giugno e per gli operatori economici marateoti, e sono contro le tradizioni, oppure vi è una sottovalutazione dei problemi. In un caso e nell’altro sarebbe un comportamento gravissimo che consegna la cifra di quanto bene si vuole alla Basilicata ed ai suoi cittadini. E’ una pagliacciata, una questione politica di cui rendere conto alla comunità.
Mi auguro che gli uffici regionali possano trovare le legittime ragioni per consentire di effettuare i fuochi pirotecnici in occasione della prossima Festa della Madonna della Bruna a Matera, altrimenti i Consiglieri regionali oggi assenti dovranno farsi carico anche dell’offesa ad un’intera città. Viviamo il paradosso, infatti, di una Regione che consente (giustamente) di far sfrecciare le Frecce tricolore su un’area Rete Natura 2000 e di far fare i fuochi pirotecnici in tutte le aree protette della Basilicata tranne in quella di Matera.
Con la modifica della L.R. n.28/1994 di “Individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree naturali protette in Basilicata” proponiamo, in coerenza con la Direttiva “Habitat”, di demandare alla Giunta regionale la possibilità di concedere deroghe per iniziative di interesse pubblico, per un tempo limitato e in aree ben circoscritte e, quindi, autorizzare attività che fanno parte della storia, della cultura e della tradizione delle comunità interessate, finalizzate alla promozione e alla valorizzazione del territorio lucano.
Auspico, conclude Roberto Cifarelli, che il Presidente del Consiglio, la Giunta regionale e tutto il Consiglio comprendano la gravità di quanto accaduto oggi e lavorino per risolvere la questione; diversamente non dovranno lamentarsi se riceveranno sonori fischi per la loro presenza a Matera.