“I doni degli dei”, a Nanchino un’esperienza virtuale realizzata da artisti pugliesi
Inaugurata lo scorso 26 luglio all’Oriental Metropolitan Museum di Nanchino, in Cina, alla presenza della Consigliera delegata alla cultura della Regione Puglia, Grazia Di Bari, la mostra “I doni degli Dei. L’Apulia felix tra greci, indigeni e romani” è una grande rassegna di reperti archeologici provenienti dai musei di Puglia associata ad una importante e innovativa sezione multimediale.
Degna di nota è la sezione di video multimediali, immagini, disegni e alcune splendide fotografie d’autore, frutto di un lavoro che ha visto il coinvolgimento di artisti pugliesi coordinato dal video designer Roberto Santoro che ha realizzato una “stanza virtuale” in cui reperti e danzatori si sono fusi fornendo ai visitatori cinesi un’esperienza immersiva unica, originale e molto innovativa. La sezione è stata costruita sulle coreografie di Vito Cassano, i danzatori Francesco Lacatena e Grazia Micoli e le musiche originali composte da Kyotolp e Rome in Reverse. Hanno collaborato anche la compagnia di danza EleinaD e l’associazione Fuori di Danza.
Promossa dalla Regione Puglia, Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, per il tramite del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, l’esposizione è stata allestita da Art Exhibitions China e dal all’Oriental Metropolitan Museum di Nanchino (Cina), in collaborazione con la Shenzhen PLD Marketing Planning Co. Ltd. Importante la collaborazione del Ministero della Cultura – Direzione Generale Archeologia Belle Arti Paesaggio e Direzione Generale Musei, delle Soprintendenze ABAP della Città Metropolitana di Bari, delle provincie di Brindisi e Lecce, e delle province di BAT e Foggia, della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo di Taranto, e della Direzione Regionale Musei e del Museo Archeologico di Taranto.
La mostra, si compone di una selezione significativa di oggetti: ceramiche figurate, sculture, pitture, terrecotte e oreficerie.
“Il punto di partenza della mostra, che con un filo rosso unisce tutta la mostra e i reperti archeologici – dichiara la consigliera regionale delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari – ruota attorno alle divinità del pantheon greco-romano, fondamentali per celebrare alcune peculiari produzioni pugliesi, di ieri come di oggi. Su tutto in maniera trasversale il ruolo del mare e, quindi, centrale è anche la figura del dio Poseidon. La Puglia al centro del Mediterraneo con un mare che è un vero e proprio patrimonio; quel mare che non separa ma unisce i popoli e le culture. Non solo. Sono ricordati anche il culto di Atena che ci riporta, tra storia e mito, della guerra di Troia e della fondazione di Roma. Ma anche il dio Apollo, che proteggeva le arti e specificamente la musica, oltre al pensiero filosofico, alle scienze mediche e alle capacità profetiche, è presente con il suo culto. La mostra è anche un ‘viaggio’ nella cultura enogastronomica della Puglia: terra di vigneti e di ottimi vini. Un viaggio che rappresenta anche un invito a viaggiare in Puglia alla scoperta delle città, dei musei, dei parchi archeologici, delle tradizioni e delle culture, delle tante storie stratificate nei suoi paesaggi. Qui intendiamo rinnovare e rinsaldare il rapporto tra la Puglia e la Cina e avviare nuove reti”
Per il coordinatore del comitato scientifico Giuliano Volpe, Università di Bari “la mostra di Nanchino è il risultato di un solido progetto culturale e scientifico, frutto del lavoro comune di un comitato composto da archeologi del Ministero della Cultura, della Regione e delle Università pugliesi. Anche in tal senso rappresenta un risultato rilevante. Attraverso non una mera esposizione di oggetti belli ma grazie a una selezione di reperti significativi legati a sei divinità, raccontiamo al pubblico cinese alcuni caratteri economici e culturali della Puglia antica e contemporanea. La presenza numerosa e qualificata di personalità e di pubblico in occasione della inaugurazione, l’interesse e il vivo apprezzamento con il quale è stata seguita la visita guidata alla mostra, l’attenzione prestata dai media cinesi, l’alto numero di visitatori che abbiamo registrato nelle sale della mostra già nel primo giorno di apertura e anche l’interesse riservato alla conferenza sull’archeologia della Puglia da me tenuta in coincidenza con la cerimonia di inaugurazione, dimostrano che il progetto ha colto nel segno e sta producendo un successo sotto vari profili. Voglio ringraziare tutti i componenti del comitato scientifico e, a conclusione di questi giorni impegnativi di lavoro a Nanchino, i funzionari della Regione e del MiC che hanno curato le complesse operazioni di allestimento: Sarà Airò, Elena Dellù, Luisa Rosato, Anna Lucia Tempesta, Giuseppe Tritto. Siamo tutti molto fiduciosi che la mostra possa non solo rinsaldare e sviluppare i rapporti tra l’Italia, e specificamente la Puglia, e la Cina, contribuendo alla cooperazione scientifica, culturale ed economica tra i due paesi, ma anche stimolare la curiosità di molti cinesi e la loro volontà di conoscere direttamente la Puglia, il suo patrimonio culturale, le sue città, i suoi paesaggi”.
“Il Teatro Pubblico Pugliese, Consorzio regionale per le arti e la cultura, in accordo con le strategie del sistema bibliomuseale regionale, è chiamato oramai da anni a promuovere attività di valorizzazione del nostro patrimonio materiale e immateriale e la mostra I doni degli Dei riveste proprio questa funzione, all’interno di un dialogo con il popolo cinese che in questi anni si è svolto sempre più nella condivisione di progetti, iniziative e attività volte alla conoscenza reciproca delle culture e tradizioni che hanno proprio nell’accoglienza un punto di origine essenziale”, sottolinea Paolo Ponzio, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese.