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Grande soddisfazione per la VIII edizione del teatro dei Calanchi

Una grande risposta da parte di un pubblico attento e rigoroso accompagna ormai da tre settimane l’VIII edizione di Teatro dei Calanchi a Pisticci, in Basilicata.
In un luogo arido e a tratti inospitale vi è chi ha creduto che si potesse osare e che lo si potesse fare sempre un po’ di più.
E così quest’anno è nato Inferno, nuovo figlio dell’argilla, ideato e plasmato a misura di questi luoghi dal regista Daniele Onorati. Una discesa negli inferi della nostra condizione di esseri finiti, un’esplorazione nel profondo della nostra anima, una riflessione introspettiva e complessa che ci porta a cogliere i nostri limiti, le nostre ambizioni, le ombre che popolano la nostra mente, i desideri tutti umani dai quali siamo soggiogati.
Un’opera, Inferno, che attesta la maturità artistica di Onorati e lo spirito di sacrificio e devozione nei confronti di un contesto naturalistico che si dona all’umano solo a fronte di grande rispetto.
Ebbene sì, la filosofia del Teatro dei Calanchi parte proprio dal rispetto per la terra, dall’impatto minimo che questa virtuosa kermesse vuole generare sullo scenario naturale che la ospita. Le poltrone sono balle di paglia, i materiali utilizzati per l’allestimento tutti assolutamente green, non si usano microfoni, né luci elettriche e potremmo continuare all’infinito. Tutto denota un grande riguardo per questo luogo che accoglie ogni anno migliaia di visitatori provenienti da ogni dove, dai quali nel corso di queste settimane sono stati forniti feedback positivi e pieni di entusiasmo per aver scoperto o ritrovato un luogo magico e rigenerante.
Come sempre anche quest’anno la rassegna teatrale è arricchita da nuovi eventi, fruibili con la sottoscrizione. Dalla ormai collaudata passeggiata trekking nota come Calanchi XP a cura delle guide Fabio Quinto e Maurizio Rosito, grazie alla quale è possibile scoprire gli scorci più suggestivi del paesaggio calanchivo e arrivare a piedi dal centro storico di Pisticci all’area scenica, ai “concerti segreti” ne La Gola delle Muse, un palcoscenico naturale su cui si esibiscono in unplugged gruppi musicali o musicisti di rilievo mondiale, la cui identità viene rivelata solo qualche giorno prima dell’evento, per mantenere alta la suspence.
Ma la novità assoluta di questa VIII edizione è senza dubbio l’esperienza Sentire Sentieri, un percorso olistico a piedi nudi condotto da quattro guide che alternano narrazione a rituali propriziatori attraverso cui recuperare il contatto con la terra e la propria dimensione interiore. La drammaturgia, ad opera di Daniele Onorati, è inedita e trova la propria fonte di ispirazione nelle Metamorfosi di Ovidio e nelle Georgiche di Virgilio.
Anche quest’anno Teatro dei Calanchi combina produzione, conservazione e valorizzazione del territorio attraverso l’arte performativa, in un luogo che si anima grazie alla presenza dei moltissimi spettatori accorsi.

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