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Brindisi: Cobas venerdì 12/11 assemblea sui lavoratori e Asl Br/1

Per fare il punto su questa difficile situazione il Cobas ha invitato l’Assessore Regionale alla Sanità ,Tommaso Fiore , che discuterà sul problema della internalizzazione insieme al rappresentante regionale dei Cobas Giancarlo Petruzzi e ad un rappresentante del Comitato spontaneo lavoratori Manutencoop. Sono stati invitati il Direttore generale dell’Asl Rodolfo Rollo e il Direttore della Sanità Service, la società creata appositamente per assumere i lavoratori delle ditte in appalto, Pino Giuri.
La grande spinta realizzata dai lavoratori Pugliesi , che aveva preso spunto dalla positiva esperienza pilota realizzata nella Asl Foggiana, ha portato nei mesi scorsi la Regione Puglia alla decisione storica di internalizzare una serie di servizi.
La Regione Puglia ha sostenuto con leggi e dispositivi la creazione di società pubbliche di proprietà dell’Asl attraverso le quali assumere il personale delle ditte appaltatrici. Il tutto avveniva dimostrando che la nuova situazione che si sarebbe determinata portava ad un risparmio economico rispetto alla gestione delle ditte. Il Governo approfittando di un piano di rientro economico dei conti della sanità Pugliese di fatto sta ponendo un veto a questa scelta e chiede la cancellazione addirittura anche delle assunzioni già realizzate. Il Governo afferma che fintanto non sarà chiarita questa questione non erogherà i 500 milioni di euro previsti per la Puglia per la Sanità.
Ma in tutta questa questione le vere vittime sono i lavoratori ed i servizi erogati ai cittadini.
Per questo i lavoratori Brindisini non ci stanno ed anche se in ritardo rispetto ai colleghi delle altre province pugliesi si stanno mobilitando per continuare la lotta fino alla vittoria. Sono stanchi di essere considerati dei lavoratori di serie B , con salari di fame, eternamente ricattati, tappando buchi di ogni genere, nonostante contribuiscano nei fatti a far andare avanti il sistema sanitario. Il Sindacato Cobas fin dall’inizio ha sostenuto la lotta di questi lavoratori perché ha ben compreso l’importanza di questa battaglia di civiltà.


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