Nove comuni di Basilicata avviano l’iter per la legge sul suicidio assistito
Sono nove i Comuni della Basilicata (Bella, Trecchina, Vietri di Potenza, Rionero in Vulture, Rivello, Miglionico, Matera, Brienza e Picerno) che hanno depositato la prima proposta di legge regionale “Liberi Subito” sulle procedure ed i tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n.242/2019 (Cappato-DJ Fabo).
La proposta, che verrà analizzata dalle commissioni del consiglio regionale della Basilicata, è stata elaborata dall’Associazione “Luca Coscioni” per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. La Basilicata è la prima regione d’Italia ad averla depositata attraverso l’iniziativa dei Comuni, e non con la raccolta firme dei cittadini, come sta avvenendo in altre parti d’Italia.
“Siamo orgogliosi di essere stati i promotori di questa grande impresa che coinvolge nove comuni rispetto ai cinque previsti dallo statuto regionale. – ha detto la presidente della ‘Cellula Coscioni Basilicata’, Alessia Mascolo – In Basilicata è necessaria una legge che disciplini le tempistiche e le procedure per l’assistenza sanitaria al suicidio medicalmente assistito. Si tratta di un diritto che va riconosciuto a coloro che sono tenute in vita da un sostegno vitale e che abbiano capacità di intendere e volere. E’ giusto che venga salvaguardata la libertà di autodeterminazione, qualunque sia la declinazione che essa assume”.