Maxi sequestro bottiglie di miscela d’olio con etichetta non conforme: da CIA Puglia e Italia Olivicola un plauso al ministro Lollobrigida
Oltre 500 bottiglie in vetro di miscela d’olio con etichetta non conforme: grande soddisfazione ed elogio da parte del presidente di Cia Puglia e presidente di Italia Olivicola Gennaro Sicolo, in merito al maxi sequestro amministrativo disposto dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari. Il blitz è avvenuto nella giornata di ieri, lunedì 9 ottobre, a Benevento nella sede di una spa campana e per il presidente Gennaro Sicolo, rappresenta un esempio di buona condotta, sulla giusta strada della trasparenza, della legalità e del rispetto per il consumatore finale.
«Un plauso per l’operazione al ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida per l’impegno che, attraverso le articolazioni del suo ministero, sta mettendo in campo a tutela del made in Italy e un plauso alle forze dell’ordine» ha sottolineato il presidente Gennaro Sicolo. «Tutelare l’olio extra vergine di oliva – ha aggiunto – significa salvaguardare la nostra sovranità alimentare, le nostre tradizioni e i nostri piatti tipici.
«Un plauso per l’operazione al ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida per l’impegno che, attraverso le articolazioni del suo ministero, sta mettendo in campo a tutela del made in Italy e un plauso alle forze dell’ordine» ha sottolineato il presidente Gennaro Sicolo. «Tutelare l’olio extra vergine di oliva – ha aggiunto – significa salvaguardare la nostra sovranità alimentare, le nostre tradizioni e i nostri piatti tipici.
Dal verbale di sequestro amministrativo emergono mancanze ingiustificabili da parte dell’azienda che, obbligatoriamente, avrebbe dovuto indicare sull’etichetta la percentuale di olio extra vergine utilizzato, nonché altre diciture proprie dei prodotti costituiti esclusivamente da una miscela di oli vegetali.
Il nostro dovere – ha concluso Sicolo – è quello di tutelare il consumatore senza indurlo in errore. In questo caso, è stata sfruttata la reputazione dell’olio di oliva senza indicare la composizione reale del prodotto. La nostra speranza – ha concluso il massimo vertice di Cia Puglia e di Italia Olivicola – è che l’attenzione sull’argomento resti sempre altissima e che a questa operazione possano seguire ulteriori controlli rigidi e costanti».