Sanità in Basilicata, la nota del dr. Angelo Sigillito, medico dell’ospedale San Carlo di Potenza
“The European House-Ambrosetti” ha pubblicato la sua graduatoria delle Regioni in base ad efficacia, efficienza ed appropriatezza dell’offerta sanitaria. La Basilicata è collocata all’ultimo posto. Ho già detto qualche tempo fa, parlando del ruolo dei sanitari, che i problemi da affrontare sono, come suol dirsi, a monte. Proprio per questo vedo con molto piacere che Angelo Chiorazzo, nel documento pubblico col quale si mette a disposizione del centrosinistra per una eventuale candidatura a Presidente della Regione, pone la “sanità” al primo posto. Spetta, infatti, principalmente al massimo Ente territoriale affrontare e risolvere i problemi di questo settore importante per la vita dei cittadini. Apprezzo e sostengo, di conseguenza, questo proposito programmatico. Sapere che una persona nota per le sue esperienze in campo sanitario potrebbe, possedendo le necessarie ed appropriate conoscenze, presenziare il Servizio sanitario regionale mi conforta e mi dispone ad ogni impegno di collaborazione. Auspico che questo accada perché bisognerà colmare lacune che negli ultimi anni sono divenute profondissime. Accenno qui solo ad un aspetto per dare l’idea di quanto dovrà essere profondo il moto riformatore. Fondamentale deve essere il ruolo di filtro dei medici di famiglia. Per poterlo svolgere adeguatamente occorre che, anche agendo in “strutture di comunità “ e ritrattando la loro convenzione, essi siano dotati degli strumenti minimi indispensabili per erogare le “prestazioni di particolare impegno”, per la prima definizione della diagnosi e per i primi semplici interventi di pronto soccorso. In questo quadro vanno attribuiti anche alle Farmacie possibilitá di accertamenti semplici. A maggior ragione deve essere potenziata la dotazione di tecnologie e di personale della ASL di Potenza e degli ambulatori di Matera. Insomma buona parte dei problemi, a partire dalle liste di attesa a finire all’emigrazione sanitaria, si potrebbero alleviare, tra l’altro ottemperando agli interventi previsti dal PNRR (che giá dovrebbero essere stati fatti…), potenziando le attività sanitarie di base. Tutto ció favorirebbe, di conseguenza, la riconversione di alcune strutture, oggi definite impropriamente “ospedaliere”, consentirebbe ai pochi veri Ospedali di svolgere meglio i loro compiti e, soprattutto, metterebbe il San Carlo e il Madonna delle Grazie in condizione di ottemperare più appropriatamente al previsto rispettivo ruolo. E naturalmente, ne avrebbe un vantaggio anche l’Oncologico di Rionero che potrebbe accrescere, doverosamente potenziato, la sua propensione allo studio, alla ricerca ed alla cura dei tumori. Le risorse finanziarie per realizzare questi obiettivi scaturirebbero automaticamente dalla razionalizzazione del sistema, non escludendo da ultimo le royalties provenienti dalle estrazioni petrolifere, che potrebbero in tal modo concorrere al miglioramento della sanitá regionale. Dr. Angelo Sigillito