BasilicataCronaca

A San Severino Lucano fiaccolata contro la violenza sulle donne

Anche San Severino Lucano ha detto no, con una fiaccolata rumorosa alla violenza contro le donne, manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale, dalla pro loco e da varie associazioni della comunità . Intensa partecipazione di giovani, di donne e di uomini dell’area. Dopo l’intervento del parroco don Antonio Logatto, davanti la chiesa madre in piazza Marconi, i partecipanti hanno attraversato il corso Garibaldi per raggiungere, fiaccola in mano, la sede della panchina rossa allocata qualche anno fa in prossimità della caserma dei carabinieri proprio per testimoniare la vicinanza alle donne vittime di violenza e ripristinata nei giorni scorsi dai ragazzi del servizio civile.
Nel suo saluto il sindaco Franco Fiore ha ribadito, complimentandosi con i numerosi partecipanti, che la violenza sulle donne è diventata una piaga della attuale società e che la stessa va debellata.
Bisogna riconoscere alle donne il ruolo giusto nella nostra società, le stesse vanno rispettate, tutelate, salvaguardate e valorizzate. Si assiste a tanti femminicidi, nel 2023 fino al momento ne sono stati compiuti 109 e il tutto è inaccettabile. Fra gli ultimi ricordiamo l’atroce femminicidio di Giulia Cecchettin senza dimenticare che anche alcune donne ,originarie di San Severino, che vivevano in altri luoghi, sono
state ,negli anni scorsi ,barbaramente uccise. Si parla di patriarcato, di carenza culturale ma va anche ricordato che è presente senz’altro
un disagio psicologico in coloro che commettono questi atti violenti. Bisogna adoprarsi per migliorare culturalmente le nuove generazioni, nelle famiglie, nella scuola e lo stato deve intervenire con provvedimenti per garantire questo aspetto ma è anche indispensabile un supporto psicologico con psicoterapia ed eventuali approcci di consulenza psichiatrica per i maschi che poi giungono a compiere questi atti violenti ed efferati. Così come è indispensabile che le donne ,alla minima avvisaglia di violenze verbali o fisiche da parte dei partners si rivolgano ai centri di ascolto, alle forze dell’ordine, alla magistratura.
I conoscenti delle donne che subiscono violenze a vario titolo devono spingere le stesse a rivolgersi alle autorità competenti, e in caso di rifiuto sarebbe opportuno che segnalassero loro questi fatti ai centri di ascolto ed ai servizi sociali comunali. Lo stato deve intervenire per accelerare i tempi di intervento da parte di magistratura e forze dell’ordine. Tutti dobbiamo vigilare con maggiore attenzione e che ben vengano incontri e momenti in cui si discute di questi problemi per sensibilizzare sempre di più tutti nei confronti di questi temi.
Rispettiamo le donne e stimoliamoci gli uni con gli altri a dover riconoscere il giusto ruolo che la donna deve ricoprire nella nostra società !”

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