Tricarico, fiaccolata pro-Melfi
Sulla fiaccolata organizzata dalla maggioranza consiliare tricaricese per protestare contro la sospensione di Antonio Melfi dalla carica di sindaco, interviene il consigliere di minoranza del gruppo “Centrosinistra per Tricarico” Francesco Salierno. In un volantino distribuito l’altro giorno e intitolato “Viva le regole, viva le istituzioni”, esordisce dicendo che, di solito, si organizzano fiaccolate per auspicare la pace nel mondo, per ricordare vittime di ingiustizie o di violenze, per ricordare le vittime di un terremoto, contro ogni forma di razzismo. “A Tricarico – aggiunge – l’amministrazione comunale si è fatta promotrice di una fiaccolata per protestare contro un legittimo provvedimento prefettizio. Mi chiedo come sia possibile annunciare e soprattutto ritenere che una manifestazione di protesta, organizzata contro il prefetto, massima autorità dello Stato sul territorio provinciale, possa essere definita civile, democratica e rispettosa del senso dello Stato e delle Istituzioni (comunicato stampa dell’amministrazione comunale del 20 giugno 2011). Esistono valori in cui tutti i cittadini dovrebbero riconoscersi. Il rispetto delle Istituzioni è uno di questi. Essere rispettosi dello Stato significa, inevitabilmente, rispettare i provvedimenti emanati dai suoi rappresentanti, soprattutto quelli dovuti. I cittadini, invece, non possono essere ingannati. A loro, prima di iniziare qualsiasi tipo di avventura, bisogna sempre e comunque raccontare la verità. Le leggi non sono un optional, vanno considerate e applicate. Tricarico non è una repubblica autonoma, non è il far west, è una cittadina inserita in un contesto dove vige lo Stato di diritto”. Poi, il consigliere Salierno spiega che, pur riconoscendo la necessaria presunzione di innocenza a chiunque, la legge dispone che chi ha particolari pendenze giudiziarie in atto, una volta diventato sindaco, non può svolgere pubbliche funzioni e deve essere sospeso per 18 mesi, in attesa della definizione della sua situazione. Nel frattempo, il legislatore assegna l’incarico amministrativo al vice sindaco. “Non credo che fiaccolate e proteste contro le Istituzioni – conclude Francesco Salierno – possano inorgoglirci. Le derive populistiche, attraverso comportamenti di stampo medioevale, condite da una inopportuna passionalità, portano solo a banalizzare argomenti seri giustamente regolamentati dalle norme giuridiche di riferimento. Serve un’amministrazione meno scenografica, che amministri. Questa che abbiamo, guidata dal vice sindaco, può farlo. Vogliamo che tutto quanto promesso venga realizzato e che si vada oltre, molto oltre il ritorno dei cannoni e il taglio dell’erba”.
Vito Sacco