CronacaPuglia

Suicidio operaio a Bari: colpa della “mafia”?

A distanza di qualche giorno continua a far discutere la morte suicida dell’operaio avvenuta a Bari ed il messaggio scritto che lo stesso ha lasciato prima di lanciarsi nel vuoto. Messaggio che in Sindaco Emiliano ha reso poi noto. Un uomo, operaio al controllo serale presso la Multiservizi Bari, si è affacciato al balcone del Comune di Bari e si è gettato nel vuoto, morendo. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha diffuso poi il biglietto lasciato dal suicida: “Non ce la faccio più con tutta questa mafia” ed ha annunciato lo svolgimento di un’inchiesta ufficiale sull’accaduto, che potrebbe essere in relazione con la situazione dell’azienda Multiservizi. Michele Emiliano  ha annunciato di avere disposto”un’indagine approfondita perche’ i fatti potrebbero essere collegati alla difficile situazione ambientale dell’azienda”. Vincenzo Pavone, questo il nome dell”operaio era addetto ai controlli serali.

Dalla prima ricostruzione dei fatti che avrebbero portato l’uomo al gesto estremo ci sarebbe una causa di mobbing contro la Multiservizi per alcuni provvedimenti disciplinari mossi nei suoi confronti. Negli archivi però non si è ancora trovato nulla e presto saranno vagliate le varie missive che Pavone avrebbe mandato al direttrice Roppo e con le quali denunciava la persecuzione di cui era vittima. La famiglia dell’ex operaio vuole che sia fatta chiarezza sulla sua morte e dubita che si sia trattato di “suicidio”. La moglie ha parlato di un uomo cattolico che sottolineava la scelta del suicidio come “uno dei peccati più gravi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *