BasilicataMicroPostPolitica

Presentato l’avviso pubblico “Impresa possibile” per sostenere le imprese sociali

È stato presentato questa mattina a Bari, nella sala Di Jeso del Palazzo della Presidenza della Regione Puglia, l’Avviso pubblico dell’assessorato al Welfare “Impresa possibile”, finalizzato a selezionare proposte progettuali per la realizzazione di Interventi di sostegno all’avvio e al rafforzamento delle imprese sociali.

 

Nel corso della conferenza sono intervenuti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, la direttora del dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano, il direttore amministrativo di ARTI Puglia Gianfranco Addante, il garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale Piero Rossi e la consigliera di Parità Regionale Lella Ruccia.

 

L’Avviso, che prevede una dotazione finanziaria di euro 7.000.000,00 a valere sul PR Puglia FESR-FSE+ 2021-2027, è finalizzato a creare impatto sociale ed economico nella comunità di riferimento attraverso l’inclusione sociale e/o socio-lavorativa. Possono presentare proposta progettuale Imprese sociali nella forma di micro, piccole e medie imprese e gruppi informali di persone fisiche che assumono l’impegno a costituirsi come impresa sociale o cooperativa sociale. È possibile presentare una sola proposta progettuale con un piano d’investimenti non inferiore ad € 10.000,00 e non superiore ad € 250.000,00.

 

Con l’obiettivo di promuovere l’inclusione delle persone svantaggiate, sono previsti specifici punteggi per la presenza nella compagine sociale di soggetti vulnerabili, tra cui: persone con disabilità, persone destinatarie di misure di contrasto alla povertà, persone detenute e donne vittime di violenza.

 

Le proposte progettuali devono riguardare una o più aree prioritarie di intervento previste dall’Avviso stesso, che vanno dai servizi sociali innovativi al welfare culturale, dall’agricoltura sociale al turismo accessibile e inclusivo, dalla promozione dell’invecchiamento sano e attivo sino ad arrivare alla valorizzazione di beni pubblici e agli interventi di cittadinanza attiva.

 

Un ulteriore aspetto innovativo dell’Avviso è rappresentato dall’accompagnamento ad opera di ARTI Puglia (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione) dei gruppi informali di cittadini e delle imprese sociali, al fine di promuovere la conoscenza dell’iniziativa e l’affermazione sul territorio regionale di una cultura imprenditoriale orientata a offrire sul mercato opportunità di lavoro connesse alla attivazione di servizi innovativi di interesse sociale.

“L’avviso pubblico ‘Impresa Possibile’ – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – è una misura qualificante dell’azione politica che stiamo portando avanti ormai da molti anni. L’avviso, infatti, racconta molto bene la Puglia che abbiamo in mente: una Puglia che diventa sempre di più terra delle possibilità e che non intralcia, ma anzi sostiene le persone che decidono coraggiosamente di fare impresa sociale nel proprio territorio, coniugando la propria vocazione lavorativa con la voglia di generare un impatto positivo in termini economici, sociali e culturali”.

 

“Impresa possibile – prosegue Emiliano – aggiunge ulteriore valore a questo processo. L’avviso prevede infatti l’attribuzione di un punteggio specifico alle imprese sociali o alle future imprese sociali che includono nella propria compagine persone appartenenti alle cosiddette categorie vulnerabili. A queste persone, la cui esistenza è attraversata da esperienze di sofferenza e marginalità, la Regione Puglia dimostra di stare accanto concretamente, mettendole al centro di progetti che possano aiutare a riscrivere non solo la loro biografia, ma anche la storia dei loro territori”.

 

“Mi piace sottolineare – conclude il presidente – che l’avviso si conforma al principio, sancito in regolamenti dell’Unione europea, del ‘non arrecare un danno significativo’ all’ambiente, che nasce per coniugare crescita economica e tutela dell’ecosistema. Tutto questo è la dimostrazione che l’economia, quando guidata con saggezza dai decisori politici, non consuma la vita, la società e l’ambiente, ma è al servizio della vita, della società e dell’ambiente. In questo c’è un germoglio di bellezza che siamo fiduciosi di vedere fiorire”.

 

“Affinché la nostra Regione garantisca il pieno inserimento delle persone più fragili e il miglioramento delle competenze – dichiara l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone – vogliamo incentivare la creazione di servizi sociali innovativi, che si fondino sulla centralità di ciascun individuo e sulla libertà di scelta. Crediamo fortemente in questo nuovo Avviso che presenta carattere altamente innovativo in termini di impatto sociale anche in linea con quelli che sono gli indirizzi del V Piano Regionale delle Politiche Sociali, che mette al centro la persona. In Puglia, sono presenti 2.316 imprese sociali che vogliamo sostenere insieme a quelle che nasceranno attraverso questa nuova misura, per generare valore sociale oltre che economico, intervenendo in settori che privilegiano la valorizzazione del territorio, l’integrazione tra generazioni e l’inclusione sociale”.

 

“In una logica di implementazione ed innovazione delle azioni già intraprese dal dipartimento Welfare – spiega la direttora del dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano – intendiamo promuovere interventi finalizzati a creare e sostenere le imprese sociali pugliesi. La nuova misura segna uno step evolutivo ulteriore nel disegno strategico regionale, volto a sviluppare processi di innovazione sociale che promuovano, dal basso, sistemi locali integrati di welfare adeguati ai nuovi bisogni sociali, anche attraverso il protagonismo creativo di nuovi soggetti del Terzo Settore e forme innovative di economia sociale, agevolando allo stesso tempo l’autoimprenditorialità mediante l’inserimento nella compagine sociale delle persone più vulnerabili e marginalizzate”.

 

“Noi di ARTI – spiega in una nota il commissario straordinario dell’agenzia pugliese Alfonso Pisicchio – grazie alla virtuosa rete con Regione Puglia, incoraggiamo e supportiamo le start-up e tutte le idee innovative e di progresso sostenibile e ‘gentile’, anche rivenienti da chi ha un passato difficile fatto di deprivazione e violenza, offrendo non solo risorse finanziarie, ma anche supporto strategico, mentoring e promozione di una cultura imprenditoriale inclusiva orientata a offrire sul mercato opportunità di lavoro in ambito sociale. L’obiettivo è ambizioso: vogliamo creare un ecosistema imprenditoriale vibrante e accogliente, dove anche il riscatto sociale e le buone idee possano trovare il loro spazio per crescere e prosperare e apportare benessere per la nostra Regione. L’iniziativa ‘Impresa Possibile’ è un capitolo visionario per la Puglia in cui l’innovazione e l’imprenditorialità sono al centro della nostra idea di futuro della Puglia e delle sue genti e “senza lasciare indietro nessuno”.

 

“L’avviso pubblico ‘Impresa possibile’ – è il commento del garante per le persone con disabilità Antonio Gianpietro – rappresenta certamente uno strumento in più per tutte e tutti coloro che sono impegnati sul territorio per costruire un tessuto imprenditoriale che tenga conto anche degli aspetti sociali e, soprattutto, vista anche la premialità prevista, possa portare all’interno delle compagini delle imprese anche persone con disabilità, dando a questi anche una prospettiva professionale e lavorativa. Coinvolgere in impresa le persone con disabilità può aprire nuovi orizzonti e certamente può sviluppare una visione plurima che può solo far bene alla società”.

 

La consigliera di Parità Regionale della Regione Puglia Lella Ruccia sottolinea che “l’attenzione sempre più costante agli organismi di partecipazione sussidiaria che il bando regionale ‘Impresa Possibile’ realizza, rende appunto possibile quell’azione sociale di partecipazione attiva che costituisce la vera scommessa di ogni azione politica: costruire una società giusta, inclusiva e paritetica. Alla maggiore presenza, costante e determinata, delle Donne nei luoghi della partecipazione e delle decisioni si deve la crescente attenzione e la normalizzazione del riconoscimento del lavoro di cura come asset strategico per creare benessere e rete sociale di sostegno e attribuire così  il valore a quel portato che le Donne da sempre rappresentano per la società civile: superare le discriminazioni e disuguaglianze, per progettare la società del futuro secondo schemi di circolarità e sostenibilità”.

 

Piero Rossi, garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale, sottolinea infine che “l’avviso pubblico ‘Impresa possibile’ può davvero impattare positivamente sulla vasta platea di persone che cercano una nuova opportunità per emanciparsi dalla condizione di pregiudizio per aver avuto problemi con la Giustizia. Come è noto, le condotte recidivanti si riducono drasticamente quando un’efficace campagna formativa e di avviamento lavorativo procura occasioni di riscatto attraverso il lavoro. Le organizzazioni di Terzo Settore più serie e reputate già raggiungono risultati inimmaginabili. Occorre sostenerle e incoraggiarle, proprio come intende fare questa misura”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *