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Chiusura scuola di Pioltello per il Ramadan, Reale e Gravela (PD): “Il centrodestra offende un’azione legittima dell’Istituzione scolastica”

“In questi giorni infiamma la polemica sul caso della scuola di Pioltello che ha deciso di sospendere le lezioni il giorno 10 aprile in concomitanza con fine del Ramadan. Come prevedibile i partiti di maggioranza non hanno perso tempo a strumentalizzare tale decisione vedendola come una prevaricazione culturale e sociale che non può e non deve inserirsi in un paese cattolico. E qui prende avvio il solito teatrino a cui la destra ci ha abituati nell’ultimo periodo. Il ministro Salvini, intervistato nel programma “Porta a Porta” dopo una serie di vaneggiamenti (sull’identità culturale, sociale, religiosa, nazionale e chi più ne ha più ne metta) ha concluso sostenendo che la scuola di Pioltello ha voluto concedersi un giorno di festa aggiuntivo, che sarebbe un po’ come dire: “Oggi non vado a scuola perché non ne ho voglia”. Queste affermazioni, oltre che offensive, sottintendono una sorta di arbitrarietà da parte dell’istituzione scolastica nel decidere la sospensione delle attività didattiche nel giorno prestabilito. Anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa sembra essere dello stesso parere, sostenendo che una decisione di questo tipo è di esclusiva competenza delle Regioni e dello Stato. Ma le cose stanno davvero in questi termini? Occorre fare una piccola puntualizzazione e tornare indietro di un po’ di anni. La nostra scuola è definita “scuola dell’autonomia” e viene introdotta dalla riforma Bassanini nel 1997 e ulteriormente potenziata negli anni successivi e prevede l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca affidate alle singole scuole. Il calendario scolastico viene predisposto dalle Regioni e condiviso dagli istituti scolastici che, attraverso delibera degli organi collegiali preposti, possono decidere di apportare alcune modifiche come ad esempio quella di anticipare o posticipare l’inizio e la fine delle lezioni o di introdurre altri giorni di sospensione delle attività didattiche. La condizione, però, rimane quella di garantire almeno 200 giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale. A quanto pare, la scuola “Iqbal Masih” di Pioltello non è venuta meno a questa condizione e, soprattutto, è stato seguito tutto l’iter legislativo per giungere alla decisione di sospendere le lezioni nel pieno rispetto delle normative vigenti. Sempre rimanendo in materia di autonomia scolastica va ricordato che: “ l’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento”. Ogni Istituto scolastico opera in un contesto specifico, con peculiarità proprie in quanto a cultura, tradizioni, tipologia di utenza, morfologia del territorio e per questo deve poter essere in grado di mettere in atto tutte quelle strategie utili al raggiungimento dell’obiettivo comune di formare l’uomo e il cittadino di domani e di accrescere la consapevolezza della diversità come un valore. “La democrazia fiorisce quando abbraccia e celebra la diversità. Una società aperta, che accoglie le persone nel rispetto reciproco dei loro diritti e si arricchisce nella diversità, è un obiettivo degno di lotta e impegno. Promuovere modelli di espressività che sfidano le categorie predefinite è essenziale per consentire a ogni individuo di sviluppare la propria identità e il senso di sé. L’apertura e l’incontro tra culture non solo arricchiscono la società nel suo insieme, ma anche ciascun individuo, consentendo loro di esplorare e abbracciare una gamma più ampia di idee, valori e prospettive.”

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