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Policlinico di Foggia effettua ricerca sulla sindrome del cuore infranto

La sindrome del cuore infranto ha una base scientifica che risiede nel cervello. E’ quanto scoperto da una ricerca del Policlinico di Foggia condotta su alcune pazienti che hanno evidenziato a livello encefalico una base funzionale che le predispone allo sviluppo della sindrome. Lo studio, realizzato dai team delle strutture di Cardiologia universitaria e di Medicina Nucleare, è stato pubblicato sul prestigioso Journal of the American college of cardiology-cardiovascular imagining.
La ricerca ha valutato l’attività funzionale encefalica mediante tomo-scintigrafia cerebrale in quelle pazienti con sindrome del cuore infranto e sospetta demenza vascolare, riscontrando delle caratteristiche peculiari. – spiega il Policlinico foggiano in una nota – Alla fine dell’analisi è emerso che molte pazienti sviluppano la sindrome del cuore infranto dopo un forte stress emotivo ed accedono in Pronto Soccorso con i sintomi dell’infarto miocardico acuto. Tuttavia, contrariamente all’infarto, non si osservano in queste pazienti ostruzioni al flusso di sangue verso il cuore, non si formano cicatrici cardiache e le anomalie della funzione cardiaca regrediscono spontaneamente dopo qualche settimana o mese”.

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