Imprenditore pugliese accusato di frode fiscale nel commercio dei carburanti
Un imprenditore pugliese di 40 anni avrebbe creato una fitta rete di cosiddette società ‘cartiere’ ubicate all’estero e pronte a essere sostituite con delle altre, con l’obiettivo di creare un’articolata e importante frode nel commercio dei carburanti, per un ammontare complessivo, tra approvvigionamento e vendita, di oltre 133 milioni di litri di carburante e presunti profitti illeciti per oltre 15 milioni di euro.
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, su delega della Procura di Trani, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare nelle province di Ascoli Piceno, Teramo, Pescara, Barletta, Pistoia, Reggio Emilia e Sassari. E’ stato disposto il sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, di disponibilità e beni fino alla concorrenza di 15,5 milioni di euro; inoltre sono stati posti i sigilli su 32 unità immobiliari, tra cui due distributori stradali nella provincia di Teramo, un deposito di carburanti in provincia di Reggio Emilia, un resort situato nel Comune di Arzachena, in Località Baia Sardinia (Sassari), un residence ubicato in provincia di Teramo, e svariati appartamenti di pregio e terreni ubicati in altre province italiane.