Emiliano e Ciliento alla commemorazione delle vittime della strage dei treni Andria- Corato del 12 luglio 2016
“Il 12 luglio è una data nella quale mi ricordo dov’ero, cosa stavo facendo quando è arrivata la notizia, ricordo persino che per il calore del terreno quel giorno si staccarono le suole delle scarpe. Le parole servono a poco, quello che è più importante è essere qui, uno vicino all’altro, e cercare di attutire questo dolore. Tutta la Puglia si unisce alle famiglie delle vittime e ai feriti della strage ferroviaria del 12 luglio 2016, sulla linea Andria-Corato, nella quale persero la vita 23 persone. Uniti nel ricordo, nell’impegno, nel senso di comunità”.
Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, partecipando questa mattina ad Andria, nel piazzale della stazione, alla commemorazione dell’incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio del 2016 nelle campagne tra la stazione di Andria e la stazione di Corato sulla linea Bari-Barletta.
Due treni della società Ferrotramviaria alle 11,05 si scontrarono frontalmente, causando la morte di 23 persone e il ferimento di 57 passeggeri. Il più grave disastro ferroviario mai avvenuto in Puglia.
“Il 12 luglio è una giornata in cui abbiamo il dovere di fermarci – ha dichiarato l’assessora regionale ai Trasporti, Debora Ciliento – per recuperare la memoria di quanto accaduto, per fare in modo che non si ripetano mai più tragedie come questa. La sicurezza dei viaggiatori sui treni e sulle strade è fondamentale, e questa giornata deve farci ricordare che tutto quello che viene attuato nel sistema dei trasporti deve avere sempre come priorità la sicurezza”.
Alla cerimonia, davanti alla targa commemorativa con i nomi di tutte le vittime, hanno partecipato tra gli altri anche la sindaca di Andria Giovanna Bruno, il vescovo della Diocesi di Andria Luigi Mansi, il questore della Bat Alfredo Fabbrocini, i rappresentanti delle istituzioni locali e i parenti delle vittime.
La Regione Puglia era presente anche alla cerimonia organizzata dal Comune di Bari in piazza Moro, dove è stata deposta una corona di fiori sulla lapide commemorativa, alla quale ha preso parte il direttore della Struttura speciale-Comunicazione Istituzionale, Rocco De Franchi.