Picerno, al via il ‘Progetto Cuore’
Al via il “Progetto Cuore” nella Città di Picerno. Per il primo cittadino, Valeria Russillo “è la consapevolezza del valore della prevenzione cardiovascolare il leit motiv del mix di azioni messo in campo in collaborazione tra il Comune e l’Avis al servizio della comunità”. Il progetto è promosso dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità. “La mission è quella di continuare ad indirizzare energie e competenze – ha detto Russillo – verso l’interesse generale della nostra comunità territoriale. Si mira ad una promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini ed in tal senso continueremo ad onorare il nostro impegno con rinnovata dedizione, valorizzando il percorso di esperienza e mettendo al centro del nostro servizio la persona e le sue molteplici esigenze. Sento il dovere di ringraziare il Presidente regionale dell’Avis, De Stefano e il Presidente dell’Avis picernese, Pace.
”Il progetto è il più importante per le persone coinvolte tra una serie di iniziative – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Rocco Russo – ed ha l’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione intesa come prendersi cura di se stessi. Nonostante l’importanza del progetto, promosso dall’Istituto di Sanità, devo registrare –mio malgrado- la disattenzione degli organi regionali e dell’Asp”.
“Grazie al contributo dell’Avis regionale e del Comune- ha detto il Presidente Avis Picerno, Angelo Pace – l’iniziativa sarà estesa all’intera popolazione di età compresa tra i 35 e i 69 anni. L’auspicio è che si riesca a coinvolgere la cittadinanza tutta in modo da sensibilizzare la popolazione picernese al fine di intraprendere uno stile di vita sano”.
Ma cos’è il “Progetto Cuore”? E’ rivolto a donne e uomini di età compresa tra i 35 e 69 anni che non abbiano avuto precedenti eventi cardiovascolari. Il cittadino che accetta di sottoporsi a questo screening sarà preso in carico da un’èquipe di specialisti, debitamente formati per il progetto, che provvederà ad effettuare un’accurata anamnesi, un elettrocardiogramma ed un prelievo ematico. I dati raccolti verranno inseriti in un apposito programma informatizzato, collegato con l’Istituto Superiore di Sanità mediante il quale verrà calcolato il rischio di sviluppare un primo evento cardiovascolare maggiore nei prossimi dieci anni. Il risultato dello studio verrà consegnato all’utente nel pieno rispetto della privacy e con le opportune osservazioni e pareri medico- specialistici.