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Il Ministero destina alla Basilicata 30 milioni per affrontare il problema del dissesto idrogeologico

“Già nel 2023, all’indomani dei fatti di Maratea e di tanti altri eventi che avevano scosso la stabilità del nostro delicato territorio, avevamo chiesto al Governo una attenzione diversa per il tema annoso del dissesto idrogeologico, consapevoli che il PNRR per mission e linee d’azione, non avrebbe potuto dare tutte le risposte necessarie, votando il grosso delle sue possibilità alla transizione energetica”. Lo dichiara il già assessore alle infrastrutture della scorsa legislatura, Donatella Merra.

“La scia dell’attività svolta nel precedente mandato – prosegue l’esponente di FdI – sarà ancora lunga e i benefici duraturi nel tempo. È questa la più grande soddisfazione che ora mi accompagna nel prosieguo delle mie attività”.

“Oggi il Ministero destina alla Basilicata, dopo una trattativa ed una istruttoria durata fino a tutto il 2023, una somma pari a 30 mln di euro per compensare un fabbisogno, quello per le frane e i dissesti in Basilicata, sui quali finalmente, responsabilmente e consapevolmente, si era alzata la testa. A beneficiarne – sottolinea Merra – 4 Comuni del territorio, tra cui con soddisfazione, posso dire compare anche Lavello, con un progetto complessivo di consolidamento del Centro Storico, elaborato in stretta collaborazione con la Regione Basilicata”.

“Oltre a Lavello, per complessivi 3,7 mln di euro, risaneremo i dissesti rilevati a Savoia di Lucania, con 1,5 mln di euro e a Ferrandina, con 7,5 mln di euro, ed un ulteriore intervento di risanamento mediante barriere a mare per far fronte al fenomeno di erosione costiera lungo il litorale di Rotondella, con 17,5 mln di euro. L’aspettativa – conclude Merra – è di vedere confermati almeno ulteriori 100 mln di euro sul Fondo FSC 2021-2027, come auspicato anche dal Presidente della Regione, Vito Bardi, e confermato dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all’atto della firma del patto tra Governo e Regione, per ribadire un impegno costante mantenuto tra mille difficoltà ininterrottamente su questo fronte dal 2019 , quando fu sbloccata la graduatoria Rendis per oltre 50 Comuni e oltre 80 mln di euro di interventi sul territorio “.

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