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Il presidente Emiliano partecipa alla kermesse “La Piazza” a Ceglie Messapica

“Siamo la prima Regione nell’utilizzo dei fondi europei, abbiamo scalato la classifica nazionale nei livelli essenziali di assistenza in sanità dagli ultimi posti al livello delle regioni più efficienti, abbiamo migliorato i dati sul prodotto interno lordo e sull’occupazione. Dunque il bilancio per la Regione Puglia è più che positivo. Il ciclo economico è andato bene, sta funzionando. Però adesso c’è il nuovo ciclo sia per i fondi europei che per l’FSC, il Fondo Sviluppo e Coesione, per il quale dopo due anni e mezzo di battaglia garbata, ho chiesto al ministro Fitto quei soldi disperatamente, che non sono i due miliardi di euro dell’altra volta, ma 4,6 miliardi.

Ora speriamo che la procedura sia snella. Di questi soldi c’è assolutamente bisogno: 700 milioni sono destinati alle imprese, ai progetti di investimento che languono da anni per i ritardi nell’assegnazione. Infatti la Banca d’Italia per il 2023 ha registrato un leggerissimo calo economico in Puglia che invece nel 2022 aveva avuto un ritmo di crescita di quasi il doppio di quello italiano. Le politiche di coesione servono per riequilibrare il rapporto tra Nord e Sud e la Puglia le impiega in modo intelligente creando molto interesse sul mercato degli investimenti”.

Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, partecipando alla kermesse “La Piazza, il bene comune”, in corso a Ceglie Messapica, giunta alla settima edizione e condotta dal direttore di “Affaritaliani.it” Angelo Maria Perrino.

Rispondendo a una domanda sul terzo mandato, Emiliano ha dichiarato: “Diciamo che in questi 20 anni abbiamo costruito una classe dirigente larga e importante con ministri, deputati e sindaci, e non abbiamo un problema su chi candidare, mi auguro ci siano personalità in grado di cogliere il sentimento che c’è dietro il lavoro di questi vent’anni, oltre il grande successo che abbiamo avuto. La politica non è semplicemente gestione, ma è incarnare l’anima di un di un popolo. I pugliesi si sono messi in cammino e adesso bisogna portarli ancora più in là”.

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