Screening oncologici, in Basilicata i tassi di adesione sono bassi
“Nonostante siano lo strumento che ci consente di intercettare una delle malattie più gravi, il cancro, restano ancora troppo bassi in Basilicata i tassi di adesione agli screening oncologici (cervice uterina, mammella e colon-retto)”. Lo ha detto il capogruppo di Bcc in Consiglio regionale, Giovanni Vizziello, commentando i risultati dell’indagine effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità sulla partecipazione agli screening nelle diverse regioni d’Italia.
In Italia il 73% delle donne tra i 50 e i 69 anni si sottopone allo screening mammografico, in Basilicata tale percentuale scende al 58%; per quanto riguarda lo screening della cervice uterina, la percentuale media nazionale è pari al 77%, mentre quella della Basilicata si attesta al 61%.
“Solo nel 2023 le tre neoplasie in questione (mammella, cervice uterina e colon-retto) hanno fatto registrare in Italia più di 108mila nuovi casi e il dato relativo alla sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di carcinoma mammario, che è pari all’88%, ci dice più di qualunque altro elemento che dal tumore al seno, come da molti altri tumori, si può guarire a condizione che sia diagnosticato tempestivamente, giocando quindi d’anticipo. Occorre sostenere le politiche di prevenzione, migliorando la qualità dei servizi e divulgando campagne informative per i cittadini verso un tipo di medicina, la prevenzione, che può salvare la vita”, ha concluso Vizziello.