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ZES Cultura, Cifarelli chiede proposta di legge per rilanciare la visione di Matera – Basilicata 2019

Nel corso del recente incontro sulla nave MSC “World Europa”, ancorata al Molo Angioino di Napoli per la cerimonia del premio “Alfieri del Made in Italy”, Bardi ha ricordato che il 18 dicembre 2023 aveva inviato una lettera al ministro per le politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto, con la quale ha chiesto l’istituzione di una Zes speciale della cultura 4.0 di Matera: «L’idea nasce – ha spiegato Bardi – dalla volontà di consolidare e rilanciare l’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura, candidando la città e la Basilicata a luogo produttivo della cultura”. La stessa cosa aveva già chiesto all’allora ministro Carfagna nel luglio del 2021, ma da allora ad oggi nulla si è mosso. Da Bardi solo parole.
La verità è che in questi anni la cultura per la Basilicata non ha più rappresentato un elemento di unione dei territori in una prospettiva di sviluppo, ma è stato un tema relegato alla gestione del cerchio magico del Presidente Bardi senza alcuna visione. Per questo, in attesa anche di sviluppi nazionali, ho deciso di passare dalle parole ai fatti e promuovere una proposta di legge regionale per la “istituzione della Zona Economica Speciale della cultura Matera-Basilicata”.
“Se Bardi pensa di poter recuperare un rapporto oramai compromesso con la città di Matera attraverso stanchi, ripetitivi e tardivi annunci ed attenzioni che non ci sono state per cinque anni, credo faccia un clamoroso errore di valutazione dell’intelligenza dei materani e dei lucani tutti”.
Ricordo l’enfasi, continua il Consigliere del PD, con la quale, era luglio 2021, Bardi l’annunciava come “un’opportunità storica per il Mezzogiorno d’Italia”, e ricordo anche ben due interrogazioni da me sottoposte all’attenzione del Presidente con le quali, nel condividere i contenuti dell’eventuale ZES Cultura, chiedevo se alle roboanti dichiarazioni ed annunciazioni sarebbe seguito un impegno diretto, come da lui sottinteso, per l’acquisizione dell’area dell’ex pastificio Barilla e se tale iniziativa fosse stata condivisa con il Comune di Matera.
Ricordare oggi, spacciandola per grande novità, di aver inviato una lettera alcuni mesi fa all’oramai ex ministro Fitto Oggi non ci sembra un segnale di grande attenzione per la città di Matera.
L’esperienza di Matera 2019 è diventata una best practice, una vera e propria matrice per tutte le città che si sono candidate a capitale italiana della cultura per il mondo che da anni sceglie la cultura come grande motore per lo sviluppo. Solo il governo Bardi, per bieca partigianeria, ha ignorato la realtà. Non approfittando di una occasione irripetibile che un gruppo di visionari ha costruito con generosità e grazie alla convinta partecipazione della città di Matera insieme alla Basilicata tutta.
Ricordo ancora il discorso di chiusura dell’anno da Capitale del Presidente David Sassoli, a cui abbiamo giustamente intitolato la Cava del Sole. Un discorso convinto ed a tratti commovente verso Matera e la Basilicata al cospetto del suo vuoto e fischiato discorso alla manifestazione di chiusura di Matera 2019.
La città di Matera e la Basilicata hanno bisogno, dopo il 2019 e dopo la pandemia, di ripensarsi. Ed attraverso la cultura siamo stati sempre convinti che questo potesse accadere.
Il 17 ottobre 2024, a dieci anni dalla designazione a Capitale Europea della Cultura 2019, a Matera chiameremo a raccolta tutti coloro che hanno a cuore questo tema, senza campanilismi, con spirito costruttivo, in una presentazione pubblica della proposta di legge a cui spero parteciperà anche il Presidente della Regione, Vito Bardi.

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