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Presentata in municipio la 14esima edizione del Presepe vivente nei Sassi

Saranno gli antichi rioni di tufo, i veri protagonisti della quattordicesima edizione del presepe vivente nei Sassi. “Il presepe d’Italia: luce sul futuro”, questo il titolo del grande evento organizzato in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale. Si parte il prossimo 7 dicembre con repliche in altre 9 date: 8, 14,15,21,22,28 e 29 dicembre 2024, 4 e 5 gennaio 2025. Stamattina in municipio la presentazione, con gli organizzatori della “Sud Promotion Srl” di Luca Prisco; il sindaco, Domenico Bennardi, e dell’assessore alla Cultura, Tiziana D’Oppido. L’edizione di quest’anno punta a regalare un’esperienza unica, e si snoderà lungo un affascinante percorso di 1,5 chilometri, partendo dal cuore del centro storico e attraversando il magico Sasso Caveoso. Oltre 200 tra figuranti, rievocatori storici e compagnie teatrali provenienti da ogni parte d’Italia daranno vita a uno spettacolo che incanterà e commuoverà ogni visitatore. «Il presepe vivente di Matera costituisce un appuntamento immancabile per la stagione invernale e il periodo natalizio –hanno commentato il sindaco Bennardi e l’assessore D’Oppido- l’Amministrazione si sta impegnando per poterlo approntare e comunicare prima possibile e con la più ampia programmazione, affinché possa essere veicolato a livello nazionale e internazionale. L’auspicio è che una programmazione di eventi anche collaterali al presepe vivente, possa garantire un periodo invernale di grande richiamo turistico. Il Natale è fortemente attrattivo per Matera, ecco perché l’Amministrazione ha recepito anche alcune criticità, legate alle esigenze di residenti ed esercenti, quindi con gli organizzatori –hanno concluso- stiamo favorendo soluzioni che permettano di realizzare un evento di grande suggestione, limitando al minimo i disagi». Prisco ha raccontato alcuni particolari dell’edizione 2024-2025, che sarà pubblicizzato già in occasione delle prossime fiere nazionali del turismo, mentre sono già in arrivo le prime prenotazioni. «Il cammino attraverserà gli angoli più iconici di Matera, luoghi che hanno ispirato il grande cinema –ha spiegato Prisco- consacrando la città come la “Gerusalemme del Sud Italia”». La quattordicesima edizione del presepe vivente sarà una celebrazione delle arti, unendo la potenza della rievocazione storica alla bellezza delle tradizioni. La Giudea di 2000 anni fa prenderà forma attraverso suggestive scene di vita quotidiana, dove antichi mestieri e momenti di vita comune saranno rievocati con cura e realismo dai figuranti. E, come in ogni presepe che si rispetti, il cuore dell’evento sarà la Natività. Il quadro plastico di questo sacro momento, sarà reso con una tale intensità e delicatezza da toccare profondamente l’anima di chi lo contempla, facendo risplendere nei Sassi un messaggio di speranza e meraviglia che attraversa i secoli. Due le novità principali di questa edizione: per il primo anno l’intero percorso interessato dalla manifestazione sarà a totale impatto zero, ovvero saranno utilizzate in via esclusiva fonti energetiche autoricaricabili con pannelli fotovoltaici; ci sarà una maggiore fruibilità del percorso, in particolare per le fasce più fragili di ospiti nell’ottica dell’inclusione e della tradizione. A tal proposito, nel rispetto della particolare conformazione dell’itinerario, le aree sottoposte ad una minore accessibilità per le famiglie con bambini, per gli anziani e per le persone con disabilità (motoria, uditiva e visiva) saranno dotate di passerelle ad hoc, finalizzate ad agevolare il transito, abbattere le barriere architettoniche e a snellire il flusso di visitatori, così da garantire le migliori condizioni di sicurezza infrastrutturale. La presenza di personale adeguatamente formato, inoltre, rappresenterà l’ulteriore ausilio ai visitatori, in termini di assistenza “audio” con l’utilizzo del linguaggio Lis (per la diversità uditiva). Non è esclusa la possibilità di orari dedicati alle fasce più deboli di visitatori/trici (bambini/e e diversamente abili), al fine di consentire tutte le attenzioni possibili e una vera e propria “degustazione” del percorso presepiale, quale esperienza sensoriale completa

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