Effettuati controlli incisivi in occasione della Fiera del Levante per contrastare il fenomeno del “bagarinaggio”
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in occasione della 87^ Campionaria Generale Internazionale Fiera del Levante, nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, hanno svolto appositi servizi finalizzati a contrastare il fenomeno del c.d. “bagarinaggio”,
che hanno consentito di intercettare numerosi soggetti intenti a vendere, al di fuori dei canali ufficiali, i titoli di ingresso alla Fiera.
Come ogni anno la manifestazione, evento di livello internazionale, ha richiamato nella città pugliese migliaia di visitatori, anche stranieri, e la Guardia di Finanza è stata impegnata a prevenire e contrastare ogni forma di illegalità economico-finanziaria al fine di assicurare il regolare svolgimento della manifestazione. Nel corso di tutti i giorni di apertura della Campionaria Internazionale nella zona antistante la Fiera, i militari della Sezione Federalismo Fiscale e Pubblici Spettacoli del Nucleo PEF Bari hanno effettuato un costante monitoraggio al fine di contrastare la vendita di tagliandi di ingresso agli ignari visitatori della kermesse da parte dei c.d. “bagarini”, con grave nocumento per l’immagine della città e per le
casse della stessa Fiera di Bari, nonché condotto i quotidiani servizi di istituto di controllo economico del territorio a contrasto di ogni forma di illecito negli spazi antistanti il compendio espositivo.
In tale ambito, le Fiamme Gialle hanno effettuato oltre 40 interventi identificando e segnalando al Sindaco del Comune di Bari, per l’irrogazione delle sanzioni amministrative previste i “venditori abusivi” responsabili ai quali sono stati sequestrati n. 287 ticket di accesso alla manifestazione
fieristica. La specifica attività posta in essere testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza a tutela degli interessi economici dello Stato, degli Enti locali e dei cittadini, a contrasto di tutte quelle forme di illegalità che danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese rispettose delle regole.