Una guida sulla menopausa per sfatare dubbi e tabù
E’ partito nelle oltre diciannovemila farmacie italiane il progetto “Menopausa, la guida” che intende avvicinare le donne ad un processo evolutivo fisiologico che porta con sé aspetti psicologici e sociali e che richiede una profonda conoscenza sul come portare avanti serenamente le proprie relazioni di coppia senza gravare sulla sfera intima. Un vero e proprio vademecum in cui sono spiegate passo dopo passo le tecniche per poter convivere con la menopausa, e quindi la corretta alimentazione da seguire, quali attività prediligere per il raggiungimento di un benessere psicofisico e come preservare la salute pelvica o affrontare le problematiche connesse.
La menopausa rappresenta un naturale aspetto dell’età adulta che, a causa della riduzione degli estrogeni, può comportare un aumento relativamente ai fattori di rischio per alcune patologie come malattie cardiovascolari, infarto cardiaco, ictus, cerebrale ma anche osteoporosi. Il progetto intende innanzitutto sfatare quelle barriere culturali che bloccano la consapevolezza femminile in merito ai cambiamenti del proprio corpo e dare un aiuto concreto ad affrontare le fasi di premenopausa o di convivenza con essa. Per questo a partire dal 18 ottobre, Giornata Mondiale della Menopausa, sul portale menopausalaguida.com sono stati pubblicati tutti i contenuti inseriti nella guida ma anche piccoli videomessaggi di approfondimento con vere e proprie ‘mini lezioni informative’ tenute dai medici del Policlinico Gemelli di Roma per insegnare alle donne ad affrontare il cambiamento. In farmacia sarà invece possibile reperire le copie cartacee ed essere assistiti dal proprio farmacista di fiducia anche per ottenere maggiori chiarimenti. In Basilicata le donne presumibilmente in menopausa sono circa 6500 rilevabili in una forbice anagrafica che va dai 50 agli 89 anni e su un totale di popolazione femminile di centonovantottomila donne nella fascia compresa fra i 18 e gli 89 anni.
Il Presidente regionale di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio plaude a questa iniziativa “che rappresenta un’apertura culturale verso un cambiamento naturale della sfera intima femminile spesso considerato un problema e soprattutto un aspetto che crea fratture anche psicologiche e relazionali in alcune donne. Proprio per aiutare chi avverte un disagio, i tanti farmacisti lucani aderenti al progetto sono a disposizione per raccogliere i dubbi e dare risposte alle donne che si rivolgono ad essi”. L’invito di Guerricchio è dunque quello di “recarsi in farmacia per prendere la propria copia del vademecum e aprirsi ad un dialogo costruttivo e senza barriere con il farmacista di fiducia che saprà certamente dare i giusti consigli e proporre adeguate soluzioni in presenza di qualche eventuale problematica rilevata”.
‘Menopausa, la guida” è un progetto ideato e prodotto da Studiomaker, casa di produzione audiovisiva indipendente specializzata nella divulgazione scientifica, con il patrocinio e la partnership di Federfarma e realizzato in collaborazione con la Fondazione Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Il comitato scientifico per la realizzazione del progetto è guidato da Giovanni Scambia, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nonché Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.
Laura Ricci, fondatrice di Studiomaker e ideatrice del progetto evidenzia come “Menopausa, la guida sia uno strumento multimediale di formazione e informazione che ha l’obiettivo di supportare le donne durante questa lunga fase della vita, in quanto veicolo di conoscenza e sensibilizzazione contro la disinformazione e i pregiudizi”.
Marco Cossolo, Presidente Nazionale di Federfarma ricorda che “la percentuale più elevata degli utenti delle farmacie, su 4 milioni e mezzo di persone che ogni giorno entrano in una farmacia, sia per l’80% rappresentata da donne e che è di sesso femminile anche il 75% delle persone che vi lavorano. Motivo per cui le donne hanno in farmacia un canale privilegiato di comunicazione. Per questo motivo- conclude Cossolo- sentiamo ancora di più la responsabilità sociale di lavorare per individuare vie e strumenti adatti a migliorare la qualità della vita delle donne durante la menopausa”.