Questa mattina attivo della Cisl a Potenza con il leader Luigi Sbarra
«Con lo scontro ideologico e con il conflitto fine a se stesso, non si va da nessuna parte. Non si fanno avanzare di un centimetro le tutele e le conquiste del mondo del lavoro. E nemmeno si fa procedere il Paese lungo la strada della crescita e dell’equità sociale. Questo vale anche per il Mezzogiorno dove bisogna rafforzare i segnali di crescita di Pil, export, occupazione stabile che quest’area del paese ha registrato negli ultimi due anni». Lo ha detto questa mattina il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra intervenendo all’attivo dei dirigenti, quadri e delegati della Cisl Basilicata a Potenza.
«Giudichiamo in modo positivo aver garantito nella manovra, gli sgravi contributivi per favorire l’occupazione di giovani, donne, svantaggiati e le assunzioni a tempo indeterminato nella Zona Economica Speciale (ZES) unica del Sud fino al 2027. È necessaria una accelerazione nella programmazione europea e nazionale 2021-2027 per la realizzazione degli investimenti pubblici, con una gestione sinergica tra fondi per la coesione e PNRR». Sbarra ha anche aggiunto che «è fondamentale recuperare la decontribuzione Sud con lo stop imposto dall’Europa».
«Solo chi cerca di mistificare la realtà – ha detto il leader della Cisl – può fingere di non vedere che la manovra del Governo contiene molte misure che avevamo da tempo e con chiarezza richiesto. Dei 30 miliardi di ammontare complessivo, oltre la metà vanno sul fronte del lavoro dipendente. Si rende permanente e si amplia a 40 mila euro il taglio del cuneo fiscale e contributivo, arrivando a coinvolgere quasi 19 milioni di persone che avranno fino a 1.200 euro in più l’anno. C’era chi lo considerava poco più di un’elemosina, fino a qualche tempo fa, quando invece è un sostegno fondamentale ai redditi dei lavoratori. Così come lo è la conferma dell’Irpef scaglionata su tre livelli, la defiscalizzazione per i salari di produttività e l’estensione degli incentivi sui fringe benefit, le risorse per famiglia, sanità e rinnovi dei contratti pubblici».
«Solo chi cerca di mistificare la realtà – ha detto il leader della Cisl – può fingere di non vedere che la manovra del Governo contiene molte misure che avevamo da tempo e con chiarezza richiesto. Dei 30 miliardi di ammontare complessivo, oltre la metà vanno sul fronte del lavoro dipendente. Si rende permanente e si amplia a 40 mila euro il taglio del cuneo fiscale e contributivo, arrivando a coinvolgere quasi 19 milioni di persone che avranno fino a 1.200 euro in più l’anno. C’era chi lo considerava poco più di un’elemosina, fino a qualche tempo fa, quando invece è un sostegno fondamentale ai redditi dei lavoratori. Così come lo è la conferma dell’Irpef scaglionata su tre livelli, la defiscalizzazione per i salari di produttività e l’estensione degli incentivi sui fringe benefit, le risorse per famiglia, sanità e rinnovi dei contratti pubblici».