Lupo e allevatori, buone pratiche di gestione in Salento
“Lupo e allevatori. Buone pratiche di gestione in Salento”: è il titolo dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio, 4 dicembre 224, a Nardò (Le), organizzato nell’ambito di “Hic Sunt Lupi”, progetto scientifico di studio e monitoraggio del lupo nel territorio salentino, in collaborazione tra Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia, il Cnr – Iret sede di Lecce e l’Università degli Studi di Roma Sapienza. L’evento ha visto la partecipazione dell’assessora all’ambiente, Serena Triggiani, dei responsabili scientifici del progetto, Francesco Cozzoli e Francesco De Leo, dei dirigenti regionali Caterina Di Bitonto e Domenico Campanile, del direttore del Servizio Veterinario Asl Lecce Nord, Giovanni Tortorella e del consigliere dell’Associazione regionale allevatori (Ara) e presidente Coldiretti, Costantino Carparelli.
“Siamo nel pieno della fase attuativa di un progetto che abbiamo voluto sostenere fortemente – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani – con l’obiettivo di salvaguardare una specie protetta, creando e favorendo tutte le condizioni necessarie perché ci sia una convivenza rispettosa tra uomo e natura. Ringrazio tutto il gruppo di lavoro, ricercatori e tecnici esperti del mondo scientifico e universitario, come i nostri Uffici regionali, protagonisti di un lavoro di studio e ricerca che riguarda la protezione dei nostri agro-ecosistemi, come la difesa dei bestiami e delle attività zootecniche. A tal proposito gli allevatori svolgono un ruolo di assoluta rilevanza: sono tra i primi stakeholder di questo progetto di studio e monitoraggio del lupo. Non solo ristori, dunque. Serve un’azione adeguata di prevenzione e gestione per cui resta di fondamentale importanza la corretta informazione, con dati reali e scientifici, il confronto continuo e serrato, come quello di oggi, insieme a tutte le interlocuzioni che come Assessorato abbiamo avviato già da tempo”.
Giovanni Tortorella ha spiegato le attività di accertamento delle aggressioni ai danni di animali zootecnici da animali predatori. Dai dati Asl è emersa una bassa percentuale di predazione da lupo sul bestiame, equivalente allo 0,3% nel 2023 in provincia di Lecce. Per l’anno 2024, che ancora deve chiudersi, si delinea una cifra ancora più bassa. L’intervento della dirigente Caterina Di Bitonto si è concentrato sull’importanza del lupo all’interno di un contesto più ampio della tutela della biodiversità, mentre il dirigente Domenico Campanile si è concentrato sui bandi che Regione Puglia mette a disposizione degli allevatori per prevenire gli attacchi da predatori.
“La presenza del lupo sul nostro territorio richiede una campagna mirata di conoscenza e comunicazione, volta a tutelare la biodiversità e a promuovere uno sviluppo sostenibile delle attività produttive – sottolineano Francesco Cozzoli e Francesco De Leo, biologi del Cnr – Iret e responsabili scientifici di Hic Sunt Lupi – la collaborazione di tutte le parti coinvolte è essenziale per garantire piani di gestione sostenibili dal punto di vista scientifico, ambientale ed economico. Il ritorno di un grande predatore sul territorio è un tema che abbraccia una molteplicità di attori in campo e una complessità di dinamiche che vanno analizzate tutte, ognuna con le proprie peculiarità e sensibilità. Per gli allevatori salentini il ritorno del lupo è un fenomeno inedito e molte aziende sono comprensibilmente impreparate ad affrontarlo. Per questo con Asl e Ara abbiamo stilato un decalogo informativo per gli allevatori e per questo è stato pensato un evento per iniziare a fare informazione sulle buone pratiche di gestione e prevenzione, sui bandi che Regione Puglia mette a disposizione per le aziende per sostenere le misure di protezione del bestiame al fine di avere delucidazioni sugli indennizzi da predazione. Abbiamo iniziato un percorso di sinergia e collaborazione che siamo certi porterà risultati concreti”.