Automotive, Evangelista (Fim Cisl): «Serve un cambio di passo per Stellantis e per il futuro di Melfi»
«La situazione dell’automotive in Europa è contrassegnata da insidie e incertezze che generano confusione e impediscono l’elaborazione di strategie chiare e sostenibili. La transizione ecologica, pur rappresentando una sfida cruciale per tutte le case automobilistiche, rischia di diventare insostenibile e ingovernabile se non viene gestita cercando un punto di equilibrio tra esigenze industriali e responsabilità sociale». È quanto sostiene il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista. «Le recenti dimissioni di Carlos Tavares dalla guida di Stellantis dimostrano che la strategia finora adottata dal gruppo non ha prodotto risultati significativi. Lo stato attuale degli stabilimenti, dell’occupazione e della produzione ne è una conferma evidente. Ora spetta al comitato esecutivo, sotto la guida di John Elkann, dare un segnale deciso per invertire la rotta e ridare fiducia al futuro di Stellantis».
Evangelista non risparmia critiche alla Commissione europea per come ha disegnato e gestito la transizione verso l’auto elettrica: «Un cambiamento di tale portata avrebbe richiesto una visione più bilanciata, capace di contemperare le esigenze di sostenibilità con quelle di stabilità industriale e occupazionale. Il sindacato ha sempre promosso un approccio improntato alla prudenza e alla partecipazione. Un esempio significativo in tal senso è rappresentato dallo stabilimento di Melfi, dove, con l’assegnazione della produzione di cinque modelli elettrici e l’avvio della riconversione delle linee produttive – che vedrà a breve il debutto del suv coupé elettrico DS8 – la Fim Cisl aveva proposto di affiancare ai modelli elettrici anche versioni ibride, per tenere conto di eventuali evoluzioni nelle preferenze del mercato».