Campagna olivicola, Oprol Basilicata: “Anno da dimenticare”
“È pressoché chiusa una campagna olivicola che non è mai cominciata. Dobbiamo necessariamente lasciarci alle spalle l’anno orribile del comparto olivicolo lucano”. Lo ha detto Paolo Colonna, presidente Oprol Basilicata, un’ente di circa 3.000 soci, di cui circa 2.000 in provincia di Potenza e circa 1.000 in provincia di Matera, e oltre 2.200 oliveti.
“Negli ultimi 50 anni non è mai accaduto un tracollo delle produzioni mediamente di oltre il 95%, fatta eccezione per l’anno 1990, dove il prodotto se pur presente non fu raccolto, causa un forte attacco di mosca olearia. – ha detto Colonna – La prolungata siccità e le alte temperature nei momenti cruciali delle diverse fasi fenologiche hanno compromesso la produzione olivicola lucana in quasi tutto il territorio lucano. Tutto questo con la totale chiusura dei frantoi, con enormi conseguenze sociali ed economiche per i nostri territori quando salta una produzioni agricola”.
La quotazione delle olive, poi, pare schizzata a 170 euro per quintale, mentre per l’olio all’ingrosso si attesta poco sotto i 10 euro. “Una situazione – evidenzia il presidente Orlo – che ci lascia ben sperare per le prossime campagne per un livello di remunerare del prodotto adeguato. Si tratterà di lavorare sempre di più in difesa delle produzioni di qualità e sul prodotto locale tracciato ed in filiera.