Operaio morto in Valtellina, la nota di Cavallo (Cisl Basilicata)
Mentre ancora piangiamo la vite spezzate nella strage di Calenzano, un’altra vittima lucana del lavoro si aggiunge al tragico elenco delle morti bianche. Questa volta le cronache parlano di un operaio di 65 anni che ha perso la vita in un cantiere della Valtellina. Un episodio che ripropone nel mondo più crudele l’ingiustizia di un sistema pensionistico che allunga la vita lavorativa oltre ogni limite sopportabile». È quanto ha dichiarato in serata il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo. «Saranno gli inquirenti ad accertare l’esatta dinamica di questo incidente e le relative responsabilità, ma come forza sindacale non possiamo rimanere in silenzio di fronte all’ennesima tragedia che colpisce un lavoratore e fa sprofondare nel dolore una famiglia e una comunità. Non è accettabile che tanti, troppi lavoratori siano costretti a lavorare in età avanzata, spesso con mansioni fisicamente logoranti e senza tutele adeguate al loro status anagrafico. La terribile escalation di questi giorni ci avverte che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza infortuni che va affrontata con mezzi straordinari, tra i quali una revisione del sistema pensionistico che sollecitiamo da tempo e che non può più attendere. È nostro dovere come società fare tutto il possibile per garantire che nessuno debba più pagare con la vita il prezzo del troppo lavoro. Nell’esprimere il nostro profondo cordoglio alla famiglia della vittima – conclude Cavallo – assicuriamo il nostro impegno affinché tragedie come questa e come quelle che l’hanno preceduta non siano dimenticate, ma diventino occasione per un cambiamento concreto delle condizioni di lavoro nel nostro paese».