Prosegue l’impegno dell’Aor San Carlo nell’innovazione e nella ricerca clinica
L’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ di Potenza continua il proprio impegno convinto nella ricerca scientifica e nella gestione di patologie complesse Ennesima dimostrazione è fornita da quattro lavori scientifici presentati dall’unità operativa Malattie infettive durante il ventitreesimo congresso nazionale della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), tenutosi di recente a Napoli.
Il direttore generale dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera commenta con soddisfazione i risultati ottenuti, che “rappresentano una chiara testimonianza della qualità e della dedizione dei nostri professionisti. Siamo impegnati a rafforzare la sinergia tra le diverse competenze interne per promuovere modelli innovativi di assistenza integrata nella gestione di patologie complesse. In tale contesto -continua il direttore generale dell’Aor- si inserisce il progetto ‘Nios’ (Network infezioni osteoarticolari San Carlo), un percorso multidisciplinare dedicato all’ottimizzazione della gestione clinica e chirurgica delle patologie infettive e infiammatorie. L’Azienda ospedaliera San Carlo, conclude il Dg Spera, ribadisce l’impegno per l’innovazione, per il miglioramento continuo delle cure e per il consolidamento di percorsi assistenziali capaci di rispondere alle nuove sfide della medicina”.
Tra i lavori presentati al congresso di Napoli, due approfondiscono casi clinici complessi legati a severe complicanze immunomediate correlate a infezioni virali, evidenziando la capacità della struttura di Malattie infettive di affrontare situazioni ad alta criticità e di fornire cure innovative per condizioni rare e gravi. Il terzo lavoro, multidisciplinare, in sinergia con il reparto di Radiologia dell’ospedale di Potenza, analizza una serie di casi di artrite tubercolare, una patologia rara e difficile da diagnosticare, ma di crescente rilevanza nel contesto delle dinamiche migratorie attuali.
Nell’ambito della sessione dedicata alle infezioni osteoarticolari, ha rappresentato un momento di particolare rilievo la presentazione orale del quarto studio, dal titolo ‘Sicurezza ed efficacia dell’uso prolungato dei lipoglicopeptidi long-acting nelle infezioni ossee e articolari’. “Questo lavoro, realizzato in collaborazione con i reparti di Ortopedia del relativo dipartimento aziendale, Microbiologia e Farmacia, commenta Michele Gilio, specialista in reumatologia, dirigente medico nel reparto di Malattie infettive, mette in evidenza il ruolo cruciale di un approccio multidisciplinare nella gestione delle patologie infettivo-infiammatorie dell’apparato muscoloscheletrico. In particolare, conclude il dottor Gilio, l’esperienza del nostro Centro ha dimostrato che l’utilizzo di farmaci a lunga durata d’azione offre significativi vantaggi clinici, tra cui un impatto farmacoeconomico favorevole, grazie alla riduzione delle ospedalizzazioni e della pressione assistenziale, in relazione alla somministrazione bisettimanale dei farmaci, che assicura un miglioramento generale della qualità della vita dei pazienti”.