Prevenzione dal sovraindebitamento, l’attività dell’associazione regionale “Famiglia e Sussidiarietà ETS”
L’Associazione “Famiglia e Sussidiarietà ETS” oltre a essere impegnata in una attività di informazione e formazione di educazione all’uso consapevole e responsabile del denaro e del credito, gestisce in Basilicata a livello Regionale, da oltre 13 anni il, fondo di Prevenzione dal sovraindebitamento, su incarico del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura, introdotto dall’ex art. 15 della Legge sull’Usura n.108/1996.
Il Fondo si rivolge alle famiglie che si trovano in difficoltà economica e che non sono più in grado di coprire tutte le uscite con le proprie entrate, di rispettare gli impegni finanziari precedentemente assunti e nei casi più gravi di sostenere le spese necessarie per il sostentamento del nucleo familiare (vitto, fitto, rate del mutuo, bollette, spese sanitarie, prestiti, ecc.).
Un recente studio sul sovraindebitamento in Italia – ha affermato Angelo Festa, Presidente dell’Associazione Famiglia e Sussidiarietà ETS – promosso dal Comitato Interministeriale EDUFIN, mette in luce dati allarmanti in merito al sovraindebitamento delle famiglie italiane. Vi sono circa 1 milione di italiani che si trova in condizione di sovraindebitamento cronico, con il 2% della popolazione adulta che non riesce più a far fronte ai propri debiti. A questi si aggiungono circa 2 milioni di persone che, pur riuscendo a pagare, lo fanno con significativo ritardo. Lo studio rivela che i cittadini che vivono queste difficoltà sono in maggioranza uomini (60%), con età media di 54 anni, lavoratori (73%), con livelli di istruzione medio-bassi (48% licenza media, 39% diploma superiore), redditi inferiori ai 20.000 euro annui (60%).
Attraverso il Fondo – ha continuato Festa – è possibile ottenere un prestito agevolato garantito dall’Associazione Famiglia e Sussidiarietà ETS per consolidare i debiti ed estinguerli a tassi minimi. Attualmente il Fondo può garantire finanziamenti di importo da 2 mila fino a 35.000 euro, con rientri fino massimo 84 mesi (in deroga 96 mesi, da concordare caso per caso), oppure un mutuo ipotecario da 30 mila a 150 mila euro. Il mutuo da 30.000 euro può essere richiesto in caso di liquidità da dedicare esclusivamente a sanare passività pregresse. In caso di rifinanziamento di un mutuo già in essere con concessione di liquidità da destinare all’estinzione di altre posizioni debitorie l’importo minimo è pari a 50.000 euro e l’importo massimo concedibile è pari a 150.000 euro con rapporto tra l’importo del finanziamento concesso e il valore del bene che il prenditore intende porre a garanzia è del 50 % del valore del bene che si intende porre a garanzia.
Per poter accedere al Fondo di Prevenzione il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha individuato alcuni criteri, valutati da un Comitato di Esperti dell’Associazione, che devono essere esplicitati per stabilire la meritevolezza del richiedente che sono:
– effettivo stato di bisogno del richiedente
– serietà della ragione dell’indebitamento;
– capacità di rimborso del finanziamento
– fondate prospettive di sottrarre l’indebitato all’usura