BasilicataCultura

A Calvera una giornata tra tango e radici

Già da tempo, prima che il 2024 venisse decretato come l’anno del turismo delle radici, l’Amministrazione comunale di Calvera ha anticipato i tempi ed ha deciso di valorizzare la figura di un suo illustre nativo che, emigrato in Argentina, ha legato il suo nome ad una delle più affascinanti espressioni artistiche. Il prossimo 21 dicembre, il piccolo centro della Valle del Serrapotamo ritorna ad essere capitale del tango e celebrerà Josè Libertella con una giornata dal titolo “Alma, Radici e Tango”. L’evento è realizzato con il sostegno di Italea; il progetto del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale che ha dato vita al bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti emigrati nel mondo. E’ dedicato ai comuni più piccoli, consentendo all’Amministrazione comunale di cogliere questa opportunità e di consolidare il legame con comunità di compaesani ormai radicati in altri Paesi.
Il programma della giornata inizierà alle 9.00 presso la Biblioteca Comunale con un laboratorio di tegole che sarà curato da Aurora Rondinelli. Alle 11.00 ci sarà un altro laboratorio, questa volta dedicato alla genealogia, il cui titolo è “Libertella e le sue origini”, a cura di Gabriele D’Apolito di Paesi e Radici. A mezzogiorno, i partecipanti saranno invitati a pranzare presso la Sala Don Rodrigo, dove si terrà il “Pranzo delle radici”, un evento su prenotazione organizzato dalla Proloco (per prenotare il numero da chiamare è 338.1229650).
Nel pomeriggio, alle 16.30, il Mercato Coperto ospiterà l’intitolazione dello spazio a José Libertella, un omaggio al celebre musicista. A seguire, sarà presentato il progetto per l’«Estensione del Museo Anamnesis», un’iniziativa culturale che arricchirà ulteriormente il patrimonio locale. Alle 17.30 avrà luogo una cooking lesson con lo chef Pino Golia e Salvatore Arbia, durante la quale i partecipanti potranno apprendere la preparazione di piatti tipici sia della tradizione locale sia argentina. Il tutto sarà accompagnato da un falò e un percorso di degustazione che permetterà di assaporare le
specialità preparate.
Sarà inoltre organizzata una videochiamata con i calveresi nel mondo, un’opportunità per connettersi con la comunità all’estero. Infine, alle 19.00, al Museo Anamnesis, si terrà il concerto degli Almalatina intitolato «Viaggio in musica dall’Europa all’Argentina». I musicisti che prenderanno parte a questo evento sono: Dino Rigillo alla chitarra classica, Enzo Izzi alle tastiere, Luciano Brancati alle percussioni, Bruno Pace al contrabbasso e Salvatore Cella alla fisarmonica e al bandoneon.

Josè Libertella nacque il 9 luglio 1933 a Calvera ed emigrò a meno di un anno a Buenos Aires. Crebbe nel barrio” di Villa Lugano e ben presto cominciò a suonare il bandoneón. Il suo precoce talento lo portò già da adolescente, alla fine degli anni ’40, a suonare in prestigiose orchestre di tango, fra cui quelle di Osmar Maderna e Carlos Di Sarli, fino a fondare nel 1973 il famoso Sexteto Mayor. Occupò un posto di grandissimo
rilievo nella Storia del Tango per essere stato uno dei “traghettatori” del genere musicale dal periodo di decadenza, iniziato negli anni ’60, alla rinascita degli anni ‘80; e ciò grazie agli spettacoli “Tango Argentino” del 1983 e “Tango Pasión” del 1992, portati in giro per il mondo, che lo videro, con il Sexteto Mayor, fra gli ideatori ed interpreti. Se oggi la magica danza di Buenos Aires continua ad affascinare gli appassionati e a conquistare dappertutto nuovi adepti, lo si deve anche alla sua preziosa attività di musicista.
Josè scomparve a Parigi a 71 anni, l’8 dicembre 2004, alla vigilia dell’ennesimo concerto che avrebbe dovuto tenere. Fu carismatico direttore d’orchestra e geniale arrangiatore, fecondo compositore di brani antologici in possesso di non comuni capacità tecniche e interpretative nel suonare il bandoneón. E’ oggetto tutt’oggi di grande devozione; un vero e proprio cult fra gli appassionati di Buenos Aires e di tutto il mondo.

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