Basilicata, Marrese e Bochicchio presentano mozione per la conferma delle attuale dirigenze scolastiche ed il ripristino si qualcuna inopinatamente soppressa
Considerato che l’inopinato Piano di dimensionamento scolastico deliberato dalla Giunta Regionale continua a suscitare proteste e tensioni in diverse aree territoriali e che la massima assise regionale è stata espropriata dalla possibilità di discutere e pronunciarsi in merito ad un provvedimento che riguarda il futuro delle nostre comunità e delle nuove generazioni, abbiamo ritenuto opportuno presentare una mozione, che ci auguriamo venga esaminata già nella prossima seduta del Consiglio Regionale in programma martedì 21 gennaio.
La mozione chiede di rimodulare il numero minimo degli studenti occorrenti per la formazione delle classi, soprattutto nei territori montani, svantaggiati, poco popolati, dove siano presenti minoranze linguistiche e nei parchi nazionali e di tenere conto delle esigenze generali e peculiari di carattere economico, culturale, sociale e formativo delle comunità locali, che dovrebbero essere interpellate e ascoltate, facendo riferimento agli effettivi alunni iscritti nell’anno scolastico e non alla stima degli alunni sulla base delle proiezioni algoritmiche del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
In sostanza, occorre effettuare una ricognizione reale ed aggiornata del numero degli alunni frequentanti gli Istituti scolastici ubicati in Basilicata applicando l’elemento della perequazione in favore della Regione Basilicata attraverso una reale distribuzione/attribuzione in base a criteri di equità e pareggiamento in tutta Italia.
In questa maniera si potrebbero confermare tutte le attuali dirigenze e, magari, ripristinare qualcuna improvvidamente soppressa con il precedente piano di dimensionamento scolastico.
Don Lorenzo Milani diceva che non c’è ingiustizia più grande che fare parti uguali fra disuguali.
Non è accettabile che i criteri per stabilire la consistenza numerica di una presidenza siano gli stessi per tutto il territorio nazionale e non tengano conto di specificità e criticità socio-economiche, della qualità dei servizi di base e delle diversificate conformazione orografiche.
Il Presidente Bardi e l’assessore Cupparo, anziché mostrarsi più realisti del Re nei confronti dei desiderata del Governo Meloni e fare orecchie da mercante verso le legittime istanze del territorio che governano, abbiano un moto di vero orgoglio lucano- non quello declamato propagandisticamente con la lista elettorale- e difendano i diritti e le possibilità concrete di sopravvivenza della Basilicata.
Antonio Bochicchio
Piero Marrese