La stagione “Per un teatro umano” del progetto “Teatri del Nord Salento” prosegue a Novoli con “Ilva Football Club”
Domenica 9 febbraio al Teatro Comunale di Novoli, in provincia di Lecce, con “Ilva Football Club” di Usine Baug & Fratelli Maniglio prosegue Per un teatro umano. La stagione teatrale è organizzata nell’ambito del progetto Teatri del Nord Salento, promosso da Factory Compagnia Transadriatica, in collaborazione con Blablabla, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Puglia Culture, Trac – Teatri di residenza artistica contemporanea e i comuni di Brindisi, Campi Salentina, Guagnano, Leverano, Novoli e Trepuzzi. Fino al 10 maggio il programma proporrà opere immortali e affronterà temi attuali come identità, solitudine, potere e condizione sociale con uno spazio riservato al teatro civile, per riflettere su questioni contemporanee e figure della memoria collettiva.
Alle 20:45 (ingresso 10 euro – ridotto 8 euro | prevendite attive su vivaticket.it | info e prenotazioni 3208607996 – 3207087223 – 3403129308 – www.teatridelnordsalento.it) in scena lo spettacolo, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Fulvio Colucci e Lorenzo D’Alò (Kurumy, 2016), che utilizza la metafora sportiva per raccontare il sacrificio di una città e il suo impatto sulla collettività. La vicenda della più grande acciaieria d’Europa si intreccia alla leggenda di una piccola squadra nata all’ombra delle ciminiere dell’Ilva, per rappresentare il dramma di un territorio martoriato, oggi Taranto, ma domani potrebbe essere un’altro. Ci mostra quanto ciò che accade ci coinvolga più di quanto possiamo immaginare. Con leggerezza e ironia si analizza la storia di oltre 60 anni del centro siderurgico, mostrando come la promessa di progresso e prosperità si siano lentamente trasformate in disillusione, rabbia, prigione e ricatto. La tragedia condensata in un dilemma: salute o lavoro.
La storia dell’ex Ilva, della città di Taranto e dei suoi abitanti si sviluppa intrecciando due linee narrative destinate a rivelarsi interconnesse. La vicenda è guidata da un presentatore di un programma sportivo che, rompendo la quarta parete, tra aneddoti e telecronache, racconta le avventure della fantomatica Sidercalcio, ovvero l’Ilva Football Club: una piccola squadra di calcio formata da operai. Un po’ per fortuna, un po’ per talento e tenacia, il team sorprende il Paese, conquistandosi un posto tra le più grandi formazioni professionistiche e arrivando persino alla finale di Coppa Italia. Questo sogno, però, inizia lentamente a scontrarsi con la realtà, sbriciolandosi e conducendo lo spettatore verso il dramma della seconda linea narrativa. Parallelamente al racconto calcistico, emergono infatti monologhi e momenti corali che danno vita a un’altra storia, più intima: quella di una “famiglia Ilva,” una delle tante che sono nate, cresciute e sono state segnate dal “mostro.” Questa peripezia raccoglie e riflette l’esistenza di molte famiglie di Taranto, ma rappresenta anche l’esperienza condivisa in altre città considerate “sacrificabili” – città che esistono, o forse esisteranno tra cento anni, con altri “mostri,” altri tipi di produzione, altre fonti di male, tutte necessarie per sostenere il nostro consumo oltre i limiti. Alla fine, le due narrazioni si uniscono, rivelando il vero interlocutore e la natura della leggenda dell’Ilva Football Club: una finzione, una pantomima inscenata in una stanza d’ospedale. È una fiaba della buonanotte raccontata a un bambino che ha chiuso gli occhi – e chissà se li riaprirà mai.
Usine Baug è una compagnia teatrale nata nel 2018 dall’incontro artistico tra Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo ed Emanuele Cavalcanti, light designer e tecnico audio. Nel 2022 il gruppo si amplia con l’ingresso di Anita Beretta. La creazione artistica avviene in modo collettivo, senza ruoli fissi: ogni membro contribuisce al processo creativo, valorizzando le proprie capacità e sensibilità personali, arricchendo così il lavoro con un approccio stratificato e partecipativo. Usine Baug unisce teatro di prosa, movimento, narrazione e teatro visivo, trattando temi di attualità politica e sociale con leggerezza e ironia. Nel 2019 il gruppo arriva in finale al “Premio Scenario” con Calcinacci, e nel 2020 al “Premio Scenario per l’Infanzia” con Sweet Haka, che riceve una menzione In-Box Verde nel 2022. Con Topi, la compagnia vince nel 2021 il Premio Scenario, aggiudicandosi anche i riconoscimenti per la sezione “Periferie”, “Giuria Ombra” e “Osservatorio Critico Studentesco”. Nel 2022, Topi diventa una coproduzione di Campo Teatrale a Milano ed è patrocinato da Amnesty International. Nel 2023 Usine Baug si aggiudica il bando “Life is Live” di Smart e Fondazione Cariplo per il progetto per l’infanzia Cantieri nuove storie. Nel 2022 inizia inoltre una collaborazione con i Fratelli Maniglio per il progetto Ilva Football Club, produzione di Campo Teatrale e vincitore del Bando Cura 2022. I gemelli Fabio e Luca Maniglio, diplomati alla Scuola di Teatro di Bologna “A.G. Garrone” (2017) e successivamente all’École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq di Parigi (2019), apportano un contributo prezioso alla compagnia con la loro formazione e sensibilità artistica.