CronacaPuglia

Brindisi, celebrato il 25esimo anniversario della scomparsa dei vicebrigadiere Alberto De Falco e del finanziere scelto Antonio Sottile

Questa mattina, alla presenza del Comandante Regionale Puglia della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Guido Mario Geremia e del Comandante Provinciale di Brindisi, Colonnello Emilio Fiora, è stata celebrata la ricorrenza del 25° Anniversario della tragica scomparsa delle Medaglie d’oro al Valor Civile, Vice Brigadiere Alberto De Falco e Finanziere Scelto Antonio Sottile. La commemorazione, a cui hanno partecipato i familiari dei militari caduti in servizio, le Massime Autorità civili, religiose e militari della Provincia, nonché una rappresentanza tra docenti e studenti dell’Istituto Comprensivo “Santa Chiara” di Brindisi, è iniziata con la deposizione di una corona d’alloro presso il monumento eretto sul luogo dell’evento.
A seguire, è stata celebrata la Santa Messa in memoria dei Caduti, presieduta da S.E. Monsignor Santo Marcianò, Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia. Inoltre, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Santa Chiara” di Brindisi esibiranno quanto dai medesimi realizzato per l’evento. Sono trascorsi 25 anni da quella notte del 23 febbraio 2000 quando, in contrada Jaddico, i due Finanzieri, in servizio presso la Compagnia Pronto Impiego di Brindisi, nel tentativo di intercettare un’autocolonna contrabbandiera, rimasero coinvolti in un violento incidente, spirando sul colpo. Quella sera a bordo della stessa autovettura c’erano altri due militari che, nonostante le gravi ferite riportate, riuscirono a sopravvivere.
Nel suo intervento di saluto ai familiari, alle Autorità e ai cittadini presenti, il Comandante Regionale Puglia Generale di Divisione Guido Mario Geremia ha voluto sottolineare come l’estremo sacrificio dei due finanzieri si sia poi trasformato in una vittoria per lo Stato. Infatti, all’indomani del decesso delle due giovani Fiamme Gialle, l’Autorità di Governo diede inizio, in Puglia, alla più imponente attività di contrasto al contrabbando di sigarette, denominata “Operazione Primavera”, inviando circa 2.000 uomini appartenenti a tutte le forze dell’ordine. Il piano straordinario, protrattosi fino al 30 giugno 2000, pose fine al fenomeno e fu l’inizio del cambiamento sociale, economico e culturale della provincia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *