La musica che cura: Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ e Conservatorio ‘Gesualdo da Venosa’ insieme per i pazienti
Prosegue il progetto ‘Un’ora di musica’, frutto della collaborazione inter istituzionale tra il Conservatorio ‘Carlo Gesualdo da Venosa’ di Potenza e l’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, che vede protagonisti gli studenti del Conservatorio, impegnati in una serie di concerti all’interno dell’ospedale. Una iniziativa che unisce arte e solidarietà, offrendo ai pazienti e al personale ospedaliero momenti di conforto e serenità attraverso la musica. Dopo il successo dei primi appuntamenti, il calendario prevede le ultime due esibizioni di questa prima serie di concerti, che si terranno mercoledì 5 marzo e mercoledì 12 marzo nell’Hospice dell’ospedale San Carlo di Potenza. ‘Un’ora di Musica’ è una iniziativa che afferisce alla Terza missione del Conservatorio, aspetto importante verso cui, già in passato, la direzione del professor Felice Cavaliere ha tradotto il pensiero in azioni fattive. Il progetto è nato dalla spinta propulsiva della Consulta degli Studenti – Fabio Beccasio, Claudia Desiderio, Pierluigi Labraca, Noemi Sangiacomo, Erasmo Villa – che ne ha seguito il coordinamento interno sotto la supervisione del docente referente, professor Antonio Smaldone. Si articola in un calendario di appuntamenti musicali dedicati espressamente ai pazienti del reparto Hospice e Cure Palliative dell’Aor San Carlo che permette una interazione esperienziale tra tutte le parti coinvolte: studenti, pazienti, istituzioni. A questa prima serie di concerti seguiranno, a cadenza bimestrale, programmazioni musicali diversificate e rappresentative di ogni dipartimento del Conservatorio Carlo Gesualdo da Venosa. L’offerta di momenti di ascolto della musica ai pazienti, in questo caso quello accolti presso l’Hospice dell’Aor San Carlo di Potenza, rappresenta un importante traguardo nell’impegno dell’Azienda verso un sostegno del paziente in momenti delicati della vita. Il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera, plaude convintamente a questa iniziativa, che coinvolge il personale tutto dell’Hospice e i volontari dell’Associazione ‘Amici dell’Hospice’, da sempre al fianco della struttura ospedaliera nel lavoro quotidiano a beneficio degli ospiti del reparto e dei loro familiari. “La musica – commenta il Dg Spera – rappresenta una vera e propria forma di terapia, diversa da quella assicurata con i farmaci e l’assistenza ordinaria, rivolta soprattutto alla mente e all’anima di ogni persona che vive l’esperienza della malattia e trasforma il luogo di degenza in un ambiente più familiare e confortevole. La collaborazione con il Conservatorio – conclude il direttore generale Giuseppe Spera – rappresenta un esempio di integrazione con il territorio e con la società civile, a beneficio di una rinnovata alleanza con i cittadini lucani”.