Lucania Film Festival
La XII Edizione del Lucania Film Festival presenta un ricchissimo programma in grado di confermare la qualità e la complessità di un evento che rappresenta il sud Italia, è un marchio di fabbrica della Regione Basilicata, partner istituzionale del progetto, un fiore all’occhiello per il Comune di Pisticci, coorganizzatore dell’evento, ed una vetrina internazionale per le produzioni cinematografiche indipendenti. L’edizione di quest’anno si muove a cavallo tra scenari consolidati ed elementi di forte innovazione, per un palinsesto che apre gli orizzonti della manifestazione ad una molteplicità di aspetti, aspirazioni e funzioni adeguate a garantire una visibilità enorme per il territorio ed uno spazio di qualità per le proposte cinematografiche pervenute.
Il cinema è sempre il grande protagonista, ma intorno al programma competitivo delle proiezioni gravitano diversi mondi che trasformano il Festival in un appuntamento complesso, capace di spaziare fra i mille linguaggi della creatività e della cultura e coinvolgere la musica, il teatro, l’arte, l’impegno sociale, lo scambio di culture, la promozione del territorio. In questo senso l’edizione 2011 ha già avuto una sorta di prologo internazionale nel riuscitissimo esperimento del Lucania Film Family, che ha esportato il patrimonio lucano a Parigi attraverso la chiave d’accesso fornita dal cinema e continuerà a farlo in altre tappe previste nelle capitali europee.
Il Lucania Film Festival 2011 si terrà nel suggestivo scenario del centro storico di Pisticci, la Città del Cortometraggio, dal 10 al 13 agosto. A caratterizzare i quattro giorni della kermesse saranno come sempre le proiezioni indipendenti su scala internazionale a cavallo tra fiction, animazione, documentari e lungometraggi. In concorso i trenta film finalisti, tutti di grande qualità e proposti al termine di una difficile selezione che ha fatto sintesi delle numerosissime opere iscritte (oltre 500), provenienti da tutti i cinque continenti ed in rappresentanza di circa 50 nazioni. Oltre ai numerosi Paesi europei, spiccano India, Iran, Israele, Giappone, Singapore e Sri Lanka per l’Asia, Argentina, Cile, Colombia, Guatemala, Messico e Venezuela per il centro-sud America, Senegal ed Egitto per l’Africa, Australia per l’Oceania e, come da tradizione, USA e Canada.
A fianco dell’attività prettamente cinematografica, che oltre alle proiezioni favorirà il dibattito e gli approfondimenti relativi al mondo del cinema ed alle opere in concorso, il LFF propone anche quest’anno una lunga serie di eventi speciali. Il 10 agosto, giorno di apertura, il Festival darà spazio al linguaggio della musica con due appuntamenti che corrispondono ad altrettanti graditi ritorni. Innanzitutto quello di Rocco De Rosa, pianista di origini lucane, che l’anno scorso musicò dal vivo il “Monello” di Chaplin e quest’anno, sul sagrato della Chiesa Madre, il main stage del LFF, darà “voce” con le note del suo pianoforte al secondo atto della trilogia dedicata al geniale attore inglese, con l’interpretazione di “Luci della Città”.
Ad inaugurare gli eventi di mezzanotte nella piazzetta Mazzini saranno, invece, gli Acustimantico, uno tra i gruppi più interessanti della nuova canzone d’autore italiana. La band romana presenterà il suo nuovo album con una performance semiacustica a 12 anni di distanza dalla sua prima partecipazione al Festival.
L’11 agosto è il giorno di Sergio Rubini, l’attore e regista barese interverrà per un dibattito sul cinema in cui racconterà la sua esperienza, ormai di fama internazionale, suggellata da premi e nomine al David di Donatello. Ma la presenza di Sergio Rubini assume un valore davvero particolare. Rubini è, infatti, figlio di un capostazione, Alberto Rubini, che ha lavorato anche al casello ferroviario di Pozzitello di Pisticci e che oggi è attore in “Stand by me”, l’ultimo cortometraggio del giovane e promettente regista lucano Giuseppe Marco Albano, già premiato al LFF e quest’anno fra i giurati della manifestazione. In questo senso la presenza di Sergio Rubini e di suo padre, dipendente delle FAL, viene assicurata attraverso una partnership con l’azienda delle Ferrovie Appulo – Lucane nell’ambito di un progetto che intende esaltare i rapporti fra territori attigui, come Puglia e Basilicata, attraverso l’ideale percorrenza di un viaggio, lungo la tratta storica Bari – Matera, che ha unito prima i lavoratori e poi gli studenti a cavallo fra due Regioni e che adesso diventa strumento di veicolazione dello stesso messaggio del LFF. Ma l’11 agosto porta con sé anche un elemento di novità legato al teatro. Il LFF presenta, infatti, il particolarissimo e suggestivo spettacolo teatrale dell’ Atelier di Martine Venturelli, una compagnia francese che porterà in scena “Celui qui ne connaît pas l’oiseau le mange”, una rappresentazione con ben 11 figuranti, resa unica dalla dimensione del buio che avvolgerà il palcoscenico del main stage.