La comunità di borgo Casinello festeggia Sant’Anna
La comunità di borgo Casinello anche quest’anno il 26 luglio ha festeggiato Sant’Anna, a cui è dedicata una cappellina. Molti fedeli si sono dati appuntamento a quello che ormai è un appuntamento fisso non solo per la borgata,ma anche per la popolosa frazione di Marconia. Sabato 23 la statua della santa era stata trasferita proprio nella parrocchia di Marconia per un triduo in onore di Sant’Anna. Lunedì 25 una processione motorizzata ha accompagnato l’effige della proterrite delle gestanti per le campagne del borgo. Quest’anno ad essere visitate sono state anche le contrade di San Basilio e San Teodoro con i tre villaggi residenziali della costa jonica pisticcese: “Le Dune”, “Borgo San Basilio” e “Residenza Argonauti”.
Il 26, giorno della festa, una suggestiva celebrazione eucaristica presieduta da don Leonardo Selvaggi, rettore del Santuario del Casale ha fatto da sfondo ad una partecipata devozione verso la santa. Molte mamme in attesa presenti per ricevere la benedizione e chiedere l’intercessione di Sant’ Anna, madre della Madonna. La serata è stata animata dallo spettacolo musicale di Rita Ciccarone della trasmissione televisiva “Ti lascio una canzone” e dalla consolidata sagra dell’anguria. “Anche quest’ anno abbiamo onorato questo giorno dedicato a Sant’Anna – ci dice Antonio Brescia, organizzatore della festa e memoria storica di Borgo Casinello – Ormai siamo rimasti in 5-6 famiglie a vivere stabilmente in questa borgata. Questa fetta di territorio pisticcese è quella che la riforma agraria del 1951 assegnò a circa 365 famiglie e si estende nelle contrade Scannaturchi, Cesine e Incoronata. In tanti, come me, sono arrivati qui dal basso salentino per coltivare queste terre tra mille fatiche. Tutte le strutture rimaste sono di proprietà dell’Alsia: la scuola materna è diventata cappellina, la scuola elementare rurale diventa seggio elettorale,mentre è abbandonato il palazzo che all’epoca ospitava l’avviamento agricolo. Dagli anni 80/90 molti hanno abbandonato questi terreni e la sagra dell’anguria vuole essere l’occasione per rincontrarsi intorno ad un frutto prezioso di questa terra”.
Angelo D’Onofrio