CSAIL, la Lega sconfigge il Governo lucano
Il leghista Luca Zaia batte il Governatore-sceicco De Filippo uno a zero. C’è ancora un tempo supplementare se non i canonici due (sentenza definitiva Tar, pronunciamento Consiglio di Stato). Ma, al di là degli esiti “calcistici”, la sconfitta politica e di immagine per il nostro Presidente-sceicco è indiscutibile. Certo, si dirà, ne dovranno rispondere anche il Governo e, nello specifico, il sottosegretario Viceconte, che ne è il garante per i lucani. Il riferimento che facciamo, senza assolvere Viceconte, governo e Pdl dalle proprie innegabili responsabilità, è al Memorandum d’Intesa sul petrolio. Senza la card benzina – che per noi del Csail-Comitato promotore Indignati Lucani resta un’elemosina da rifiutare e rinviarla al mittente – con quale faccia lo “sprovveduto-Governatore-sceicco” si siederà al tavolo della Cabina di Regia per aprire il “libro dei sogni e buoni propositi” (Memorandum)? Come può continuare a difendere e tutelare il popolo lucano del petrolio? Prenderà atto che poteri lobbistici delle compagnie e dei leghisti sono più forti o meglio che le sue armi innocue, e che somigliano alla lancia spuntata utilizzata da Don Chisciotte? Sono domande che, forse, non sfiorano gli abitanti del Palazzo di viale Verrastro e i suoi comunicatori ufficiali, che ieri, presi dal riferire sulla presenza del pane di Matera alla sagra della “Fedda Rossa”, hanno bucato la notizia del Tar del Lazio (o forse in mancanza di una ignominia reazione del Presidente impegnato nel matrimonio del secolo), ma che almeno ci auguriamo servano a riaccendere il dibattito (e non solo politico) tra le nostre comunità sull’uso vergognoso sinora effettuato del nostro patrimonio petrolifero in rapporto ai benefici. Ogni giorno che passa troviamo un motivo in più per essere indignati in nome e per conto di tutta quella gente che ha fatto la fila agli sportelli degli uffici postali, come di quella gente che è stata esclusa dalla card, dei giovani in attesa di una chiamata da società ed imprese subappaltatrici del settore petrolifero, dei malati che hanno contratto la malattia del secolo vivendo a contatto con i pozzi e con il Centro Oli di Viggiano. Chissa che forse adesso finalmente gli indignati lucani si ribellino alla nuova beffa e non siano più disposti ad essere presi in giro da una classe politica incapace di governare .