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Va in scena a Pisticci “Si stet p’nd’ddet?”

“Si stet p’nd’ddet” (Sei stato predestinato?) è il titolo della commedia in tre atti in vernacolo materano e pisticcese, in scena domenica 21 agosto, con inizio ore 20,30 nell’anfiteatro di Piazza La Salsa-villaggio Dirupo a Pisticci. L’iniziativa, patrocinata dall’amministrazione comunale di Pisticci, è dell’Associazione “Il teatro del Carro Parlante” e della Compagnia teatrale “La Frasciar”. L’opera che si avvale della regia di Gianfranco Ferrara e della Direzione Artistica di Brunella Papapietro, è stata rielaborata nel dialetto e nella sceneggiatura da tutti i soci dell’Associazione, tratta dal testo originale in siciliano “La fine di Pro-Copio” di Rosolino Randazzo. La compagnia “La Frasciar” rievoca i vecchi ricordi delle lunghe serate invernali di un tempo quando intorno al braciere si rievocavano le storie e le leggende da parte degli anziani e proprio la “frasciar”, al centro della famiglia, riscaldava i presenti con il profumo delle bucce di arance e limoni, sparse sulla carbonella. Tra gli obiettivi della compagnia far rivivere quei momenti e farli conoscere ai giovani. Il tema della commedia offre spunti di analisi e riflessione tra situazioni al limite del paradosso e inviti al buon senso ma soprattutto mette in risalto quante sofferenze e gioie portano la nascita di un neonato. Se poi i figli, per necessità, convivono con i genitori, la situazione inevitabilmente si complica. La commedia parte proprio dalle inevitabili incomprensioni tra padre e figlio, nuora e suocera, consuoceri, fino alla nascita del bambino. Ma Procopio non sopporta che il nipote non porti il suo nome. Tra gli interpreti Giuliano Chietera nella parte di Procopio Cappiello; Antonio Di Cuia (Tonino Cappiello); Vincenzo Antezza (Damiano Passarelli); Antonio Valente (Rocco Iannuzziello); Giuseppe Di Cuia (Stacchiuccio); Anna Di Cuia (Pasquina Cappiello); Franco Montemurro (il parroco don Biagino); Anna Cimarrusti (Nannina); Fanny Moliterni (Chiarina Passarelli); Lina Di Cuia (Felicetta Lionetti); Maria Cifarelli (comare Maria); Tina D’Ercole (Ninetta); Ivana Chietera (Annunziatina); Gina Di Lecce (la levatrice). La scenografia è curata da Vito Papapietro e Cosimo Grieco; i costumi sono di Lina di Cuia; le musiche di GiaFer Music; audio e luci di Double Service.

Giuseppe Coniglio

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