Adiconsum Basilicata: conclusa la seconda festa del cittadino consumatore
Organizzata dall’Adiconsum Cisl, si è conclusa, il 7 settembre, presso il Chiostro San Domenico di Ferrandina (MT) la seconda festa regionale del Cittadino – Consumatore con un dibattito sul tema “Crisi: che pensare? Che fare?”
Dopo il dibattito il Gruppo folk “Uggiano” ha allietato la serata con balli e canti popolari.
Oltre mille i cittadini che hanno partecipato all’iniziativa, nello splendido Chiostro San Domenico messo gentilmente a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Ferrandina.
Al dibattito hanno partecipato: Pietrantonio Lutrelli, moderatore dell’incontro, Angelo Festa, Segretario Generale Adiconsum Basilicata, Saverio D’Amelio, Sindaco del Comune di Ferrandina (MT), Franco Di Biase, Dirigente Regionale Agenzia delle Entrate di Basilicata, Basilio Gavazzeni, Presidente Fondazione Lucana Antiusura “Mons. Vincenzo Cavalla”, Nino Falotico, Segretario Generale USR Cisl di Basilicata e Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum Nazionale
Nell’intervento introduttivo, Angelo Festa, Segretario Regionale dell’Adiconsum Cisl, ha messo in evidenza che occorre mettere al centro del dibattito, per uscire dalla crisi, la crescita occupazionale, perché – ha continuato – anche nella vita privata i sacrifici si fanno solo quando si hanno degli obiettivi ambiziosi, non degli obiettivi scontati di sopravvivenza.
I soldi – concluso Festa – vanno presi fermando gli sprechi, fermando le ruberie, fermando l’evasione fiscale, fermando le speculazioni finanziarie. Solo i pensionati e i lavoratori purtroppo pagano interamente le tasse. Per essi la tassazione ha superato il 50 per cento ed è ormai insostenibile.
Come Associazione dei consumatori – ha concluso Festa – per rilanciare lo sviluppo del Paese e per evitare che i costi della manovra economica pesino unicamente sulle famiglie: caldeggiamo la tassa sulle speculazioni finanziarie dello 0,05%; l’equiparazione della tassa sulle rendite finanziarie (eccetto titoli di stato) alla media europea del 20%; più determinata lotta all’evasione fiscale; tassa sui patrimoni sopra 2 milioni di Euro, taglio delle accise sulla benzina, sblocco delle infrastrutture, per rilanciare imprese e occupazione, tagli ai costi della politica; politica di liberalizzazioni, a partire dal settore dei carburanti.