Futuro lavorativo al Sud ancora incerto
“Nel sud come a Melfi, servono risposte certe a garanzia del futuro lavorativo e degli stabilimenti. Il governo Regionale, non indugi e convochi un incontro tra sindacati perché noi crediamo in Fiat ma, è momento che le premesse per poter ragionare sul futuro vengano dichiarate. Dunque resta più che mai urgente la realizzazione di un tavolo regione, sindacati, Fiat e aziende del comprensorio SATA Melfi”. Lo dichiara il segretario regionale dell’UGL Basilicata dei metalmeccanici, Giuseppe Giordano per il quale “in più occasioni l’UGL ha sostenuto la necessità di creare un modo di prospettive giuste affinché ,con un progetto di responsabilità industriale, si creasse sviluppo. Se fin ora nulla si è mosso, la Regione deve assumersi le proprie dovute responsabilità dopo che ha deciso di investire con il gruppo Fiat 18,5 milioni di euro dei cittadini Lucani nella ricerca allo scopo di, rafforzare il sistema che doveva servire per lo sviluppo dell’”automotive ed anche per lo sviluppo di una rete di ricerca di eccellenza nel territorio lucano. Sappiamo bene – prosegue il leader UGL, Giordano – che i pomodori non si lavorano a Melfi. Rivendichiamo l’avvio del confronto su Melfi e dovrebbe essere il Presidente De Filippo ad attivarsi come ha fatto il suo collega piemontese Cota: Incontro con il management della Fiat, auspicabile con tutti gli interlocutori, Istituzione, Regione, sindacato, attorno ad un tavolo per discutesse di tutto il settore auto SATA di Melfi e trattare con urgenza su un percorso di confronto in cui ci sono ancora aspetti da approfondire necessari per rassicurare i nostri lavoratori, iniziando fondamentalmente dal salario, occupazione e nuovo modello. Il popolo metalmeccanico di Melfi, ha tanta voglia di lavorare ma, lavorare con serenità, più che mai consapevoli del momento economico che la nostra Nazione sta’ attraversando. Oggi per l’UGL – continua il segretario – è maturo il tempo ed è dato sapere quale sarà la nuova strategia produttiva dello stabilimento di Melfi dove si produceva a pieno regime e di colpo, inizia la cassa integrazione: se tutto ciò oggi avviene, è perché non abbiamo un’alternativa di produzione nell’azienda SATA ch’è dinamica e competitiva. Chi ha inteso investire in questa Regione, ha il dovere di non abbandonarla a se stessa, passando realmente ai fatti se ancora si crede al territorio lucano. Ma da parte nostra deve pur esistere la convinzione non di convenienza e proclami di unitarietà sindacale che resta a parole o sulla carta: solo con una vera coesione tra noi, organizzazioni Sindacali – conclude Giordano – , si può affrontare e vincere il periodo di crisi che pesa gravemente sulle spalle dei dipendenti e l’obiettivo comune, deve essere la tutela degli interessi dei lavoratori così da poter concretamente garantire la difesa del lavoro”.