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Fondi Por, in arrivo 880 milioni per la Puglia

880 milioni di euro per i fondi Por Puglia 2000-2006, programmati dopo la ricognizione del Ministero Affari regionali e coesione territoriale per evitare di perdere i rimborsi della quota cofinanziata Ue. La collaborazione tra il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, dopo questa disposizione ministeriale, si è saldata in maniera notevole. Dopo mancato commissariamento della Regione per la Sanità, sblocco dei fondi Fas con derogazione di una prima tranche di 1,3 miliardi di euro su un totale di 2,9, allentamento del patto di stabilità che consente di escludere oltre 400 milioni di euro di quota di cofinanziamento regionale dei fondi europei 2007- 2013, è la quarta buona notizia per la Puglia negli ultimi quattro mesi.

“Il finanziamento – hanno spiegato Fitto e Vendola nel corso di un incontro tenutosi presso il Ministero per i Rapporti con le Regioni – è il prodotto di un percorso congiunto tra Governo e Regioni per lo sblocco delle risorse dei precedenti programmi comunitari. La maggior parte degli 880 milioni sarà utilizzata per completare i progetti che non sono stati chiusi entro i termini previsti dal Por (30 giugno 2009). Gli ambiti di intervento saranno ambiente (acqua e rifiuti), città, aiuti alle imprese, società dell’informazione, ricerca, beni culturali, ammodernamento delle imprese agricole. Altri 200 milioni saranno invece destinati per nuove opere relativamente a bonifiche, acqua, beni culturali, informatizzazione e agricoltura”.

Tra i nuovi interventi, i più rilevanti in termini economici sono: il completamento della tangenziale Est di Lecce (23,6 milioni di euro), il contratto di programma Cementir Italia Srl (19,3 milioni di euro), la raccolta, il trattamento e lo smaltimento delle acque reflue di Porto Cesareo (18 milioni), il museo archeologico di Bari (2,4 milioni), l’ex Convitto Palmieri in Provincia di Lecce (2,8 milioni), la bonifica di via Fiordalisi a Bari (3 milioni), quella nel comune di Lesina (3,8 milioni), nel Comune di Supersano (3,2 milioni) e a Sannicandro (2,1 milioni), le infrastrutture della zona industriale di Corato (2,5 milioni) e il palazzo ex scuola marinara di Brindisi (1,8 milioni).

 

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